Zuppa di cozze e social network, i 60 anni di «'A figlia d''o Marenaro» tra tradizione e futuro | Video e foto

Zuppa di cozze e social network, i 60 anni di «'A figlia d''o Marenaro» tra tradizione e futuro | Video e foto
di Marco Perillo
Martedì 21 Aprile 2015, 18:36 - Ultimo agg. 26 Aprile, 22:59
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Ci sono posti in cui la Napoli che fu abbraccia la Napoli che è e che ci sarà. Ci sono posti in cui gli antichi sapori sono più moderni che mai, in cui la tradizione sopravvive a tendenze e influenze d'oggi, ma al contempo sapendole abbracciare e utilizzare nel migliore dei modi.



Uno di questi luoghi, nella città partenopea, è di certo «'A figlia d''o Marenaro», storico ristorante in via Foria 180/182 (tel. 081 440827) a due passi dall'Orto Botanico e dal teatro San Ferdinando, che in questo periodo sta festeggiando 60 anni di attività.







Aperto nel 1955, prima a Porta Capuana e poi a Foria, «'A figlia d''o Marenaro» nacque dal desiderio di creare un locale del tutto nuovo, all’insegna dei colori e dei sapori di una cucina tradizionale e veracemente partenopea.



Mente, cuore e braccia del successo del ristorante è la vulcanica padrona di casa Assunta Pacifico, figlia del marinaio di nome e di fatto. «Mi padre vendeva il mitico "broro 'e purpo" a Porta Capuana su un carretto ambulante. Poi io ho continuato la tradizione in un locale, lavorando fin da giovanissima. Oggi sto insegnando a mio figlio Giuseppe e alle mie figlie Maria e Carmela il mestiere. L'augurio è che un domani possano portare la nostra cucina anche fuori Napoli».



Tutto ruota intorno all'ormai mitica zuppa di cozze, che in realtà è una composizione di mare ancor più complessa - con vongole, taratufi, scampi, sconcigli - cui si aggiunge un "segreto", ovvero una salsa piccante la cui ricetta Assunta non vuol rivelare. Il resto lo fa una tipica cucina di mare che va dalla caponata alle linguine al cartoccio, passando per i secondi di pesce fresco, le fritture croccanti e dolci innovativi come una grande sfogliatella ripiena di gelato al caffè e cioccolato.



LE RICETTE DEL RISTORANTE:



1) LINGUINE AL CARTOCCIO

2) SCIALATIELLI DELLO CHEF

3) PACCHERI FAGIOLI E COZZE




Da tenere d'occhio anche la pizza, preparata con rigorosità tradizionale, tanto che il locale ha aderito all'Associazione Pizzaioli Napoletani. Ogni specialità è servita da camerieri in rigoroso abbigliamento da marinaio, che aumentano l'atmosfera di allegria intorno.



«C'è assoluta attenzione alla freschezza dei mitili, del pescato e di ogni singolo ingrediente, naturale e di alta qualità - precisa Assunta Pacifico - "'A figlia d''o Marenaro" stimola tutti i sensi e le sensazioni, olfattive, visive e gustative, valorizzate per proporre ai propri ospiti qualcosa di assolutamente unico».



Questo, ovviamente, il passato. Per il futuro la terza generazione è rappresentata da Giuseppe Scicchitano, 24 anni, promogenito di Assunta e del marito Nunzio che oltre alla cucina si occupa di una intensa attività social. Su Facebook, ad esempio, ci sono più di 8mila fan della "figlia d''o Marenaro" che aumentano la conoscenza e la diffusione di uno dei templi del sapore più amati della città.
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