Caos auto, la Motorizzazione ha finito
le targhe: a rischio 60 mila immatricolazioni

Uno sportello della Motorizzazione di Milano chiuso per mancanza di targhe
Uno sportello della Motorizzazione di Milano chiuso per mancanza di targhe
Giovedì 29 Gennaio 2015, 13:06 - Ultimo agg. 2 Febbraio, 07:52
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ROMA - «La carenza di targhe per i nuovi veicoli sta rallentando le immatricolazioni del mercato dell'auto causando ritardi, ulteriori appesantimenti burocratici e maggiori costi per la mobilità di aziende e privati.



Senza una rapida e definitiva soluzione al problema sono a rischio 60mila immatricolazioni di nuovi veicoli a noleggio previste per il primo trimestre 2015». Questo l'allarme lanciato da Aniasa, l'Associazione Nazionale Industria dell'Autonoleggio e Servizi Automobilistici di Confindustria, in una nota indirizzata all'Istituto Poligrafico della Zecca in cui l'Associazione auspica «una ripresa rapida e completa della produzione e distribuzione di targhe presso i competenti Uffici del Ministero dei Trasporti».



Il problema era già accaduto nell'aprile 2014 e si è riproposto nell'ultimo trimestre dell'anno scorso per esplodere in queste prime settimane di inizio anno, causando forti ritardi e difficoltà nelle procedure di immatricolazione di nuovi veicoli a causa della totale carenza di distribuzione delle targhe automobilistiche presso gli uffici della Motorizzazione Civile. Il noleggio ha coperto il 20% del mercato nazionale con 265.000 immatricolazioni nel 2014.



«Siamo arrivati a fine mese e diverse realtà provinciali corrono il pericolo di vedere slittare le immatricolazioni al mese prossimo. Purtroppo lo avevamo temuto e previsto e da anni puntiamo il faro sul problema, ma ancora nulla è stato fatto per cambiare lo stato delle cose». È il commento del segretario nazionale dell' Unasca (l'associazione di rappresentanza degli studi di consulenza automobilistica e delle autoscuole), Ottorino Pignoloni, a seguito dell'ancora perdurante problema della carenza di targhe auto che, secondo l'allarme lanciato dall'Aniasa, potrebbe mettere a rischio 60 mila nuove immatricolazioni.



L'Unasca, che già nei giorni scorsi aveva richiamato l'attenzione sul problema, precisa che continuerà «a tenere alta l'attenzione». «Anche se dopo i ripetuti allarmi delle scorse settimane la produzione sembra essere ripartita, - sottolinea - si stanno accumulando notevoli ritardi nelle consegne. Ecco quindi che nelle province di Milano, Torino, Bologna, Lucca e Viterbo domani il rischio di non avere le targhe è elevato».



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