Apre il sottopasso, piazza Garibaldi cambia volto | Vd e ft

Il sottopasso di piazza Garibaldi (Renato Esposito, newfotosud)
Il sottopasso di piazza Garibaldi (Renato Esposito, newfotosud)
Venerdì 24 Aprile 2015, 16:43 - Ultimo agg. 17:53
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Aperto il sottopasso tra la stazione Garibaldi della Linea 1 della metropolitana e la Stazione ferroviaria. Il corridoio di collegamento consentirà ai pedoni di evitare l'attraversamento stradale di corso Lucci. La stazione cambierà volto anche grazie alla prossima apertura dei numerosi locali commerciali la cui assegnazione sarà a opera di Grandi Stazioni.

La consegna dell'asse attrezzato e del sottopassaggio ha consentito, inoltre, di liberare la quasi totalità della piazza. «L'apertura del corridoio - ha detto il sindaco di Napoli Luigi de Magistris - costituisce un vantaggio per la mobilità, ma anche la realizzazione del centro commerciale è importante e, inoltre, abbiamo restituito quasi interamente la parte di superficie della piazza.

Piazza Garibaldi - ha aggiunto - torna a essere una piazza straordinaria». Il corridoio è largo 20 metri per uno sviluppo in lunghezza di 225 metri su cui si affacciano le attività commerciali.

L'accesso dal piano di piazza Garibaldi all'area commerciale avviene tramite ascensori, scale mobili e scale fisse. Secondo il cronoprogramma, «per il mese di dicembre» dovrebbe essere completa ed essere aperta anche l'area parcheggio, mentre la conclusione dei lavori di sistemazione della piazza si prevede nel 2016.

Progettista del nuovo volto di piazza Garibaldi è l'architetto francese Dominique Perrault. «Abbiamo fatto un passo importante - ha commentato il presidente di Metropolitana spa Giannegidio Silva - e registriamo un importante incremento di utenti. Questa piazza - ha aggiunto - è sempre stata un buco aperto, certo non basta un progetto per risolvere i problemi sociologici del luogo, ma è un passo importante». Il prossimo passo - come sottolineato dal sindaco e dal presidente di Metropolitana - è l'apertura dei cantieri della Linea 1 per arrivare fino a Capodichino. I lavori per completare l'anello dovrebbero durare cinque anni e, al momento, sono stati già aperti due cantieri e un terzo sarà avviato entro un mese e mezzo. Durante l'inaugurazione, alcuni operai dell'azienda che ha curato il cantiere, hanno manifestato perché preoccupati per la possibile perdita del lavoro. «Abbiamo circa 60 lavoratori da ricollocare - ha concluso Silva - abbiamo preso un impegno e lo manterremo».

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