Elezione ordine dei medici, esplode la "questione rosa"

Elezione ordine dei medici, esplode la "questione rosa"
Domenica 23 Novembre 2014, 18:50
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A una settimana dal voto per il rinnovo del Consiglio dell'Ordine dei medici di Napoli si annunciano polemiche e veleni. Sul piede di guerra le donne-medico napoletane pronte a manifestare il loro dissenso rispetto alle scelte compiute per la composizione della lista 'Unisci il tuo ordinè che vede, candidato alla presidenza, Silvestro Scotti. Una fazione 'in rosà di medici napoletani, guidata da Maria Triassi direttore del Dipartimento di Sanità pubblica della Federico II, annuncia proteste in occasione delle votazioni, in programma il prossimo fine settimana. Le elezioni rischiano - a suo dire - «di trasformarsi in un flop visto che le donne medico rappresentato la metà dei votanti». A originare le proteste le scelte di Scotti che - spiega Triassi - «ha seguito il più antico maschilismo, mettendo in lista su 19 nomi tra consiglieri, revisori dei conti e revisori supplenti solo due donne, dimenticando che negli enti pubblici la rappresentanza femminile deve essere almeno del 30 per cento. È - prosegue Triassi - un elenco che come medici ci indigna perchè consideriamo le scelte di Scotti, e dei due presidenti che lo hanno preceduto, uno schiaffo alle donne medico, volutamente trascurate in questa occasione». Da Triassi l'appello ai medici «dimenticati dai sindacalisti di non andare a votare e alle donne medico di esprimersi solo in favore di altre donne che auspichiamo si candidino numerose, anche al di fuori delle liste».
Obiettivo della protesta è «abbassare il quorum elettorale rispetto alle precedenti elezioni e far vincere l'astensione perchè - conclude Triassi - così si renderanno conto che il regolamento dell'elezione è da riformare». Accuse che Scotti respinge fermamente ricordando il suo impegno «in commissione Pari opportunità e nella commissione Unica di Garanzia». «Nello svolgimento del compito assegnatomi - ha replicato Scotti - mi sono sempre adoperato e ho prodotto atti a tutela delle donne medico. Capisco - ha aggiunto - che ci possa essere delusione per la composizione della lista e, qualora eletto, farò in modo di rimediare anche perchè - ha proseguito - la scarsa rappresentanza femminile all'interno della lista non soddisfa neanche me». Scelte che, tuttavia, Scotti ha motivato con la necessità di lavorare per «unificare le anime all'interno dell'Ordine e arrivare così alla composizione di una lista che ponesse fine alla battaglia interna». Secondo Scotti «è più rilevante l'unità della categoria medica rispetto alla legittima rappresentanza di genere a cui, ribadisco, cercherò di ovviare se eletto presidente».
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