Napoli, paziente si lancia nel vuoto dal Loreto Mare: morto sul colpo

Napoli, paziente si lancia nel vuoto dal Loreto Mare: morto sul colpo
di Melina Chiapparino
Domenica 23 Novembre 2014, 10:32 - Ultimo agg. 19:30
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Si è lanciato dal tetto dell'ospedale, dove era ricoverato da due giorni, nel vuoto ed è morto sul colpo, schiantandosi sul pavimento del cortile interno del Loreto Mare.

Il tonfo rumoroso ha allarmato subito il personale

sanitario e poi le urla di chi ha assistito a quel gesto ed è rimasto letteralmente sotto choc. Nonostante i tentativi disperati di rianimazione da parte dei medici Mauro Gasperini, un 38enne romano residente da alcuni anni a Napoli, è morto. Al momento la polizia è sul posto per ricostruire l'accaduto.

L'uomo era ricoverato nel reparto di chirurgia d'urgenza al primo piano dell'ospedale di via Vespucci, in seguito ad un atto autolesionista compiuto venerdi scorso.

Gasperini di professione faceva il tecnico degli ascensori anche presso il Loreto Mare.

Gasperini si era ferito volontariamente mentre stava lavorando all'interno del Tribunale di Napoli, tentando di tagliarsi la vena giugulare con delle forbici che utilizzava per la riparazione degli elevatori. In seguito al gesto era stato soccorso e ricoverato al Loreto Mare dove le due consulenze psichiatriche effettuate non avevano comportato la richiesta di trattamento sanitario obbligatorio per l'uomo che, anche a detta dei compagni di stanza, appariva tranquillo.

Questa mattina, invece, poco prima delle 9.30 una paziente ha visto l'uomo scavalcare il muretto del terrazzo della struttura ospedaliera per lanciarsi nel vuoto. La donna, che era affacciata alla finestra del terzo piano ha anche cercato di bloccare l'uomo gridandogli di non gettarsi ma nulla ha potuto impedire il gesto certamente premeditato del paziente. L'uomo infatti per giungere sul terrazzo aveva manomesso il quadro elettrico dell'ascensore che, di norma, non raggiunge il quinto piano (si tratta di un elevatore che arriva solo fino al quarto salvo manomissioni quali appunto quelle effettuato dal tecnico suicida).

Si è lanciato dal terrazzo per schianatarsi nel cortile interno dell'ospedale, lascia una moglie ed una figlia e sfortunatamente a nulla sono valsi i tentativi del personale sanitario per rianimarlo. Sul posto è intervenuta la polizia e la sezione scientifica, il pm di turno ha predisposto il sequestro della cartella clinica del 38enne ed il trasferimento della salma presso la II Facoltà di Medicina Legale del II Policlinico di Napoli.