La individua immediatamente, c’è una donna che l’abbraccia quasi a coprirla e si sta allontanando. Quella donna, si scoprirà, aveva detto alla piccola che l’avrebbe riportata subito dalla sua mamma, però si stava allontanando, assieme ad altre due donne, in direzione opposta.
La mamma si fa largo nel caos e raggiunge la bambina che ha le lacrime agli occhi e trema visibilmente. La donna che la stava portando via, assieme alle due amiche, viene subito accerchiata dalla folla. La mamma chiede ragione di quel gesto: «Che volevi fare? Che volevi fare alla mia bambina?». Lei risponde che pensava fosse sua nipote, anche se si appura immediatamente che non aveva nessuna nipote al seguito. È straniera ma si fa capire perfettamente: «Cosa vuoi? Ti sei perduta tua figlia, io ti volevo aiutare e mi gridi contro?». Nel frattempo le due amiche della straniera svaniscono, inghiottite dalla folla.
La mamma continua a urlare. La donna, bassina con capelli corti colorati di un rosso acceso, innaturale, tenta ancora di rispondere qualcosa ma la voce si fa sempre più fioca. Un uomo che ha assistito alla scena corre a piazza San Gaetano, rintraccia l’auto dei vigili e chiede aiuto. Un agente annoiato risponde che non può allontanarsi per andare a vedere cosa succede, sta aspettando che arrivi un suo superiore. L’uomo che ha chiesto soccorsi comincia a urlare, e solo in qual momento il vigile, con passo lentissimo, lo segue.
Nel frattempo il battibecco fra la mamma e la presunta rapitrice è andato avanti fino al momento in cui la straniera con i capelli rossi, approfittando di un momento di maggiore calca, è riuscita a dileguarsi.
Le persone forniscono al vigile una descrizione dettagliata della donna che aveva preso sottobraccio la piccolina; l’uomo in divisa sostiene che si attiverà. Nel frattempo la bimba piange a dirotto e trema forte, la mamma ha solo voglia di portarla via, a casa, e si allontana.