Il manager di Vasco Rossi: «Danni inevitabili al prato dello stadio San Paolo ma rimedieremo»

Peppe Gomez
Peppe Gomez
di Pino Taormina
Martedì 30 Giugno 2015, 09:54 - Ultimo agg. 09:55
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«I danni al prato ci saranno. È inevitabile. Ma saranno di pochissimo conto, quasi irrilevanti. E noi pagheremo, come pattuito e come d’accordo con il Comune. D’altronde lo abbiamo fatto in ogni stadio dove abbiamo portato Vasco Rossi o altri grandi musicisti». Peppe Gomez è uno dei manager musicali più famosi di Napoli. È un veterano di eventi di questa dimensione e ha tra l’altro già organizzato una decina di concerti del rocker più famoso in giro per l’Italia. È quasi infastidito dalle tensioni intorno a questo appuntamento napoletano, allarga le braccia davanti a quello che gli sembra una vera esagerazione.



Cosa succede?

«Succede che a Napoli non si riesce a fare con tranquillità quello che si fa normalmente in altre città d’Italia. Eppure qui stiamo utilizzando gli stessi, identici, protocolli che si applicano negli altri stadi».



Però il palco ieri mattina era sul campo. E il Napoli non vi aveva autorizzato.

«Il Comune ci ha scritto che potevamo farlo. Noi come interlocutore non abbiamo il club azzurro ma il Comune. Abbiamo scoperto che nessuno aveva detto al Napoli quello che era stato invece detto a noi: ovvero di poter procedere a montare il palco sul terreno. Forse c’è stato un fraintendimento».



Voi l’avete subito rimosso?

«Abbiamo preso atto che il Napoli non ne sapeva nulla. Noi non abbiamo nessun interesse a rovinare il campo di gioco, non entriamo negli stadi per distruggere l’erba. Noi organizziamo concerti. All’Olimpico, a San Siro e ovunque, abbiamo sempre rimesso tutte le cose al loro posto, senza alcuna ripercussione sulle attività sportive».



E il Napoli?

«E il Napoli è qui (indica Cassano che ascolta a pochi metri, ndr) a dirci che noi rovineremmo il prato con il nostro palco. Voglio essere chiaro ancora una volta: adotteremo anche le ulteriori precauzioni che ci chiede l’agronomo del Napoli anche se questo ci costerà tempo e denaro».



Ovvero?

«Già da stanotte abbiamo previsto turni per fare in fretta. Vuol dire che saranno ancora più serrati e che invece di trenta operai ne lavoreranno quaranta».



Farete in tempo per venerdì o c’è qualche rischio?

«Macché! Nessun rischio, il concerto di Vasco si farà e faremo gli straordinari per completare i lavori in tempo. Sono stati venduti quasi 50mila biglietti, sarà una festa di musica eccezionale».



E il campo?

«Sostituiremo le zolle che eventualmente rovineremo a nostre spese seguendo le indicazioni del Napoli. È tutto previsto».



Anche un non esperto, nota facilmente che dove c’erano i pannelli il terreno di gioco non è verde come nel resto del campo.

«Normale. Nessuno ha mai detto che restituiremo il terreno del San Paolo così com’era. L’agronomo del Napoli ci dirà dove e come intervenire dopo il concerto. E noi lo faremo seguendo le sue indicazioni».