«Resta aperta la grande corsa per lo scudetto»

di Pino Taormina
Sabato 22 Novembre 2014, 23:06 - Ultimo agg. 23:22
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Parola di Zoff, l’enciclopedia del calcio. Parola di Dino, mito da Mariano del Friuli, portiere esordiente del Napoli degli anni ’60 e poi figura a metà tra il mito e la divinità del calcio italiano.

Se lo dice lui. «De Laurentiis ha fatto bene a dare fiducia a Benitez all’inizio della stagione, in un momento in cui la squadra sembrava davvero allo sbando».



Oggi è Benitez contro Zeman: lo spettacolo è assicurato?



«Lo spero. Sono due allenatori che puntano molto al gioco. Ma non sono gli unici due che in Italia fanno divertire».



Che rischi ci sono dopo una sosta per le nazionali?



«Di avere una squadra stanca per i viaggi. Ma ormai credo che un po’ tutti siano abituati a questi ritmi. Ai miei tempi era una gran fatica già giocare la domenica dopo una gara internazionale di mercoledì».



Il Cagliari di Zeman è avversario difficile?



«Non credo che in Italia ci siano partite facili facili. Se non dai il massimo dell’impegno non vinci... E lo stesso vale per il Cagliari».





Lei esonerò Zeman nel ’97 quando era presidente della Lazio e spesso in quegli anni vi beccavate.





«Le cose non andavano bene ma la decisione la prese Cragnotti che decise pure di farmi tornare in panchina. Io accettai».





Benitez ha dato ragione al boemo per la storia delle farmacie nel calcio e per la sua lotta al doping negli anni Novanta.



«Ha detto così? Forse lo ha fatto per rispetto alla lunga carriera di Zeman».





Questo Napoli può sognare lo scudetto?





«Non lo so. Il campionato è lunghissimo, tutto è ancora possibile. Anche se Roma e Juventus lotteranno fino all’ultima giornata per il titolo. Spero che sia davvero una corsa a tre, anche per rendere il campionato ancora più emozionante».





È un problema il fatto che Benitez sia un allenatore in scadenza?



«Per carità. Lo sarebbe se non fosse un tecnico di personalità. Ma non mi pare che sia il suo caso. Le voci di addio o di riconferma in questo caso non arrivano neppure nello spogliatoio. E se arrivano non lo turbano neppure un po’».





Anche la difesa ora appare d’acciaio?



«Mi ha impressionato Koulibaly. Ma bene tutta la retroguardia, non solo lui: c’è più ordine e cinismo rispetto alle prime giornate di campionato».



Le piace Rafael?



«Sì, è uno di quei portieri moderni che tanto vanno di moda. Poi è giovane: in serie A sono tanti i portieri giovani e per fortuna anche italiani».





Chi è quello che le piace di più?



«Perin mi sembra che abbia tecnica e reattività. E poi ha carattere, quello che ti fa limitare i danni nei momenti complicati».



Oggi tra Napoli e Cagliari come finisce?



«Se una squadra ha 21 punti e un’altra 10 è facile dire la chi è la favorita».