Presenti all'evento i Governatori delle Regioni che hanno messo a disposizione un proprio presepe, da quello in vetro di Murano del Veneto ad una splendida «Natività» siciliana in Corallo e argento antico. L'obiettivo dell'esposizione, che si colloca tra le iniziative della Presidenza della Repubblica connesse all'apertura al pubblico del Quirinale è di «rappresentare - ha spiegato il presidente della Repubblica - una tradizione così importante e radicata nella nostra gente e nella cultura italiana. E al contempo si vuole mostrare la varietà e la ricchezza creativa con cui questa viene vissuta nelle diverse aree del nostro Paese. L'aver raccolto in questa sede i presepi di tutte le Regioni d'Italia - ha detto ancora Mattarella - simboleggia anche l'unità della nostra nazione, che trae alimento e forza dal complesso delle realtà territoriali che lo caratterizzano».
Niente però è in contraddizione, secondo il capo dello Stato per il quale oggi più che mai «il dialogo tra credenti e non credenti, il dialogo tra fedi e culture diverse rappresenta una condizione indispensabile per costruire un futuro di sviluppo e di pace».
Ciò detto, «il presepe esprime un intenso sentimento religioso e trasmette un messaggio di pace e di fraternità universale.
Il Natale dei cristiani - ha concluso il capo dello Stato - non è soltanto una ricorrenza, ma un evento che si rinnova e che richiama l'umanità al senso del proprio rapporto con il mondo e la storia. Proprio la profondità e l'universalità del suo significato hanno reso questi simboli dialoganti con le coscienze, con le fedi, con le culture, con le tradizioni popolari».