Terremoto, la terra trema ancora. Ma una coppia non cancella il matrimonio: sì all'aperto | Foto

Terremoto, la terra trema ancora. Ma una coppia non cancella il matrimonio: sì all'aperto | Foto
Domenica 21 Dicembre 2014, 17:56 - Ultimo agg. 22 Dicembre, 09:33
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La terra non smette di tremare nel Chianti e anche questa notte in molti la trascorreranno fuori da casa, in tenda, in auto o in camper nei pressi di impianti sportivi oppure nella tensostruttura che il Comune di Greve ha già allestito ieri sera e che ha accolto oltre 150 persone.

VIDEO: IL TERRIBILE SISMA IN CINA

Lo sciame sismico che da due giorni affligge una delle più belle zone tra Firenze e Siena ha dato una tregua la scorsa notte fino a stamani alle 5, quando una scossa di magnitudo 3.5 ha svegliato gli abitanti di Greve, Impruneta, San Casciano e Tavarnelle, facendosi 'sentirè fino a Firenze.

Anche molti tra quelli che hanno scelto di restare in casa si erano premuniti: alcuni avevano già preparato un kit di emergenza con medicinali, soldi e generi di prima necessità da afferrare prima della fuga in caso di forti scosse e le porte degli appartamenti erano state chiuse senza mandate di sicurezza per rendere più facile l'eventuale uscita dagli appartamenti.

In Chianti ci si attrezza ad una convivenza con il terremoto che non si sa quanto potrà essere lunga, e cambiano prudenzialmente alcune abitudini.

In diverse località le chiese, così come le scuole, sono chiuse e la Messa si è celebrata in piazza: a San Casciano Val di Pesa per quella domenicale, o a Tavarnelle.

Hanno detto sì in piazza mentre la terra trema ancora leggermente. Le nozze di due trentenni Flavio e Louise, si sono svolte stamane all'aperto, in piazza Matteotti a Tavarnelle, uno dei comuni dove si sono avvertite con maggior forza le scosse del terremoto. I palazzi comunali sono chiusi a causa del sisma, ma loro hanno deciso di sposarsi comunque a pochi passi dal palazzo comunale. Lei, incinta di sette mesi, è olandese, lui brasiliano, entrambi vivono da molti anni a San Casciano Val di Pesa.

È stato l'assessore ai lavori pubblici e protezione civile di San Casciano, Roberto Ciappi, a celebrare il matrimonio, presente anche il sindaco di Tavarnelle David Baroncelli il quale ha sottolineato come «il matrimonio è un'occasione per non rinunciare alla normalità», anche nella situazione eccezionale provocata dalle scosse di terremoto.

Le scosse, sebbene di minore magnitudo, si sono susseguite nelle ore successive, e a Firenze ha consigliato l'evacuazione a scopo precauzionale di due licei, il Michelangelo e il Castelnuovo. Tranquilla, invece, la situazione nei musei di Firenze dopo le ore di apprensione di ieri. Il ministro dei beni culturali Enrico Franceschini ha annunciato la disponibilità di 200mila euro per la realizzazione della pedana antisismica per il David di Michelangelo: «Il terremoto, fortunatamente senza danni al patrimonio culturale dello Stato, rende ancora più urgente realizzare questo progetto», ha detto.

E se Angelo Tartuferi, direttore della Galleria dell'Accademia, la 'casà della celebre statua, ipotizza che la pedana possa essere pronta entro il 2015, un esperto che si batte da anni per strutture museali antisismiche, l'architetto Fernando de Simone, sostiene che il provvedimento potrebbe essere inutile: «Forse ridurrà le scosse telluriche sotto il basamento, ma non potrà impedire che il soffitto crolli sulla statua». Non crolli, ma qualche ferita, l'ha invece già riportata la Pieve di Campoli, chiesa millenaria che si trova proprio nell'epicentro del sisma: qualche distacco di intonaco e stucchi dalle decorazioni del soffitto. Gli abitanti del piccolo borgo, tra cui il custode della Pieve, stanno vivendo con una certa apprensione e fanno notare un rumore sordo in lontananza, simile al passaggio di un aereo o a un temporale, che secondo loro è lo sciame sismico in attività.

«Le nostre case - spiega Paolo Sottani, sindaco di Greve in Chianti, uno dei centri interessati allo sciame - sono costruite vicino a un fiume, in un terreno che trasmette maggiormente le vibrazioni rispetto ad altri. Perciò c'è una maggiore percezione fisica del terremoto, e la gente tende a preoccuparsi anche di più».