Avellino, clochad morto
rinviata autopsia

Avellino, clochad morto rinviata autopsia
Sabato 7 Gennaio 2017, 15:52
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È stata rinviata a domani l'autopsia di Angelo Lanzaro, l'uomo di 44 anni senza fissa dimora, morto per assideramento la notte dell'Epifania all'interno di un box del «Mercatone», il mega centro commerciale chiuso e abbandonato da tempo al centro di Avellino. Il sostituto procuratore di Avellino, Paola Galdo, ha affidato l'incarico al medico legale, Carmen Sementa, allo scopo di stabilire ufficialmente le cause della morte. La stessa Procura di Avellino, diretta da Rosario Cantelmo, ha aperto un fascicolo, al momento senza indagati, per verificare eventuali responsabilità (la struttura è di proprietà del Comune di Avellino, ndr), partendo dall'ipotesi della omissione di soccorso: Angelo Lanzaro, che 5 anni fa si era trasferito ad Avellino da Visciano ( Napoli), dove risiedono la moglie e i suoi tre figli, nei giorni immediatamente precedenti il Natale aveva raccontato la sua storia all'emittente televisiva Telenostra, lanciando anche richieste di aiuto alle istituzioni locali.


Nel corso della sua permanenza ad Avellino, Lanzaro aveva anche avuto relazioni sentimentali dalle quali sono nati tre figli da due diverse compagne.
Da un anno, insieme ad altri due uomini senza fissa dimora, un romeno che vive ad Avellino da dieci anni, e un irpino, aveva trovato riparo nella struttura commerciale dismessa. Nessuno dei suoi familiari, al momento, si è messo in contatto con il Comune di Avellino o con le forze dell'ordine, tranne una sorella la quale al sindaco di Avellino, che ha predisposto il pagamento dei funerali, ha chiesto il trasferimento della salma nella città di origine. Il sindaco, Paolo Foti, ha anche annunciato l'avvio di una indagine interna circa la presenza di persone nelle strutture comunali, anche alla luce delle numerose segnalazioni pervenute nel tempo da parte degli organi di informazione, e ha disposto il trasferimento di alcuni senza fissa dimora in strutture di protezione. In alcuni casi, stante il rifiuto degli interessati, Foti ha richiesto e ottenuto dalla Asl locale il Trattamento sanitario obbligatorio e il loro trasferimento coatto.
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