Avellino, Gianluca Festa indagato: ultimo atto, oggi le dimissioni dell'ex sindaco

Consiglio comunale domenicale ricco di tensioni, la Giunta uscente saluta la città. Se Festa non ritira le dimissioni da domani il prefetto nominerà un commissario

Il consiglio comunale ieri mattina
Il consiglio comunale ieri mattina
di Rossella Fierro
Lunedì 15 Aprile 2024, 00:05 - Ultimo agg. 08:27
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​​La maggioranza Festa approva il bilancio di previsione 2024/26 nell’ultima seduta di consiglio comunale prima del commissariamento dell’ente. Al sindaco dimissionario, Gianluca Festa, si rivolgono i capigruppo di maggioranza, Elia De Simone, Giovanni Cucciniello, Gerardo Melillo con voce quasi rotta dall’emozione: «Siamo stati definiti i servi sciocchi e muti del sindaco, ma così non è stato. Lui è stato un ottimo caposquadra e noi la sua squadra leale e compatta fino all’ultimo».

Una seduta durata più di cinque ore e caratterizzata dallo scontro costante tra opposizione e maggioranza, ma che ha permesso all’amministrazione uscente, guidata negli ultimi venti giorni dalla sindaca facente funzioni, Laura Nargi, di portare a casa il risultato con 14 voti a favore. E i saluti finali alla città sono toccati proprio alla sindaca, al suo fianco la squadra di governo quasi al completo, unici assessori assenti Stefano Luongo e Barbara Politi (quest’ultima ieri impegnata come giornalista al Vinitaly): «Nel 2019 abbiamo approvato il piano di riequilibrio mentre altri prima di noi avrebbero voluto dichiarare il dissesto dell’ente.

Siamo riusciti a ripianare tutti i conti e questo è stato possibile solo grazie al nostro sindaco che con caparbietà, visione e capacità amministrativa ci ha portati fino al risultato. Al netto delle ultime settimane, per me pesantissime, chiudiamo oggi cinque splendidi anni purtroppo con il vuoto dell’assenza di chi ha guidato questa amministrazione».

Conti ripianati, questa la tesi dell’amministrazione festiana, rappresentata in aula dall’assessore alle finanze, Vincenzo Cuzzola: «Abbiamo raggiunto l’obiettivo di ripianare la massa passiva prevista dal piano di riequilibrio di cui oggi restano da riconoscere solo 313mila euro, per il resto è stata completamente estinta. Restano da restituire gli 8 milioni del fondo di rotazione che abbiamo ricevuto, somma che è già stata accantonata quindi disponibile, perché non ci serve più a differenza di quando siamo arrivati ed in cassa non c’era un euro. Siamo passati al Patto con il Governo che prevede misure recepite dal bilancio, con 2,5 milioni di contributo per il 2024, 2 milioni all’anno per il prossimo decennio.

Questo ci permetterà di portare a zero il disavanzo del Comune, che è tecnico non reale altrimenti non ci sarebbe liquidità di cassa. Un patto che permetterà alla città di decollare davvero, riuscendo a mettere da parte quasi 8 milioni di euro all’anno. Siamo passati da 50 milioni di disavanzo da ripianare a 5,2, vuol dire che non siamo stati inerti in questi cinque anni. D’altronde se questo ente non fosse stato in bonis non avrebbe ottenuto i 48 milioni di fondi Pnrr. Abbiamo ereditato una situazione pesantissima ma siamo riusciti a spianare la strada rispetto al percorso futuro. Mi aspetto, da chi vincerà le elezioni, almeno un telegramma di ringraziamento».

Di tutt’altro avviso l’opposizione. Pur ottenendo l’ok ad un emendamento che consentirà di investire 45mila euro per pianificare l’eliminazione delle barriere architettoniche, il consigliere Pd, Nicola Giordano, accusa: «Dei 5 milioni di disavanzo da ripianare nel 2023, ne sono stati coperti solo 2,5. La metà, invece, è stata spesa a credito per organizzare gli eventi. Non è un caso che il prossimo Ferragosto dovrà limitarsi ad essere una sagra di lupini essendo stati appostati solo 15mila euro a fronte dei 2 milioni e più spesi lo scorso anno. Un bilancio che si regge sulle entrate delle multe per la ztl estiva pari a 2,2 milioni, una mannaia per i cittadini, che però non sono stati sufficienti neanche a pagare le luminarie visto che le stesse sono state inserite in pagamento del project financing della pubblica illuminazione come servizio aggiuntivo. Il prossimo sindaco dovrà ripianare 7 milioni di disavanzo perché le casse comunali sono state depauperate da scelte politiche folli».

Di «bilancio poco coraggioso, speriamo l’ultimo redatto da questa amministrazione» parla Francesco Iandolo. Il capogruppo di “Avellino prende parte” incassa la bocciatura di tre emendamenti, ma ottiene il via libera all’unanimità alla proposta di adozione di un regolamento per la restituzione alla comunità dei beni confiscati alla camorra: «Che permetterà una gestione trasparente e coraggiosa di quei beni che rappresentano il maltolto e che qualunque amministrazione dovrebbe valorizzare per dare segni concreti di speranza».

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