Sant'Angelo dei Lombardi, violenza in carcere: cinque agenti picchiati da due detenuti

Sequestro di cellulari anche nella casa circondariale di Avellino

Sant'Angelo dei Lombardi, violenza in carcere: cinque agenti picchiati da due detenuti
Sant'Angelo dei Lombardi, violenza in carcere: cinque agenti picchiati da due detenuti
di Katiuscia Guarino
Mercoledì 8 Maggio 2024, 09:42
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Cinque agenti aggrediti da due detenuti mentre effettuavano una perquisizione in una cella. È accaduto nel carcere di Sant'Angelo dei Lombardi. Nel corso della perquisizione i poliziotti sono riusciti a scovare quattro cellulari. Erano stati nascosti nella colonna fecale di un sanitario della cella. Oltre i telefonini sono stati rinvenuti anche un punteruolo, alcuni caricabatterie e cavetti. Per i cinque agenti è stato necessario il ricorso alle cure mediche dei sanitari del pronto soccorso dell'ospedale Criscuoli di Sant'Angelo dei Lombardi. Per loro dai tre ai cinque giorni di prognosi.

Sequestro di cellulari anche nella casa circondariale di Avellino dove gli agenti hanno rinvenuto un cellulare nella stanza di un detenuto. Mentre due smartphone sono stati scoperti all'interno di un pallone. Il super santos è stato rinvenuto nell'area del muro di cinta durante un'ispezione della zona.

Dai sequestri di materiale proibito alla questione idrica e sanitaria dell'istituto penitenziario di Bellizzi Irpino. La direttrice del carcere di Avellino, Rita Romano, ha annunciato che nei prossimi giorni ci saranno lavori di ampliamento delle vasche idriche per fare fronte alla mancanza di acqua nel periodo estivo. Si svolgerà, inoltre, un incontro dopodomani con i vertici dell'Asl per affrontare la questione delle visite mediche esterne alla struttura per i detenuti. «Solo nel 2023 le visite esterne sono state 1570 - dice Romano - e sono troppe: si pone il problema sia della sicurezza interna che esterna».

Intanto, i rappresentanti del sindacato Osapp il prossimo 16 maggio organizzeranno un sit-in di protesta a Roma davanti alla sede del ministero della Giustizia.

Tornando a Sant'Angelo, è stata una violenza inaudita quella che hanno subito i cinque agenti nel carcere santangiolese. Due ispettori e tre assistenti sono rimasti feriti. L'aggressione è stata compiuta mentre i poliziotti stavano effettuando una ispezione nella cella dei due detenuti aggressori. L'attività che è stata coordinata dalla direttrice del carcere, Marianna Adanti, ha portato al rinvenimento di quattro cellulari, un punteruolo, alcuni caricabatterie e cavetti per smartphone. Il tutto era stato ben occultato nel water della cella. Ma al termine della perquisizione i due detenuti si sono scagliati contro i cinque agenti. Sono volati calci e pugni sferrati con inaudita violenza. Sono dovuti intervenire gli altri colleghi per fermare la furia degli aggressori. Gli agenti sono andati in ospedale, mentre per i due detenuti verranno adottati eventuali provvedimenti. Cellulari e accessori oltre il punteruolo sono stati sottoposti a sequestro.

Dal carcere di Sant'Angelo dei Lombardi a quello di Avellino. Alla casa circondariale di contrada Sant'Oronzo sono stati rinvenuti tre smartphone. Uno nella cella di un detenuto e gli altri occultati all'interno di un pallone rinvenuto nell'area del muro di cinta. Probabilmente il super santos è stato lanciato dall'esterno con l'obiettivo di raggiungere il campo sportivo. «La brillante dedizione al dovere della polizia penitenziaria in servizio negli istituti della provincia che nonostante le tante criticità riesce ad essere un ultimo baluardo contro la criminalità che tenta di gestire il malaffare all'interno dei carceri», sottolinea Emilio Fattorello consigliere nazionale dell'Osapp che fa sapere: «Proprio la carenza organica del corpo a fronte di un continuo sovraffollamento dei detenuti sarà alla base delle tante rivendicazioni oggetto della manifestazione di protesta nazionale indetta dalla segreteria generale Osapp davanti al Ministero della Giustizia a Roma».

Intanto la direttrice Rita Romano sta lavorando per risolvere alcune delle problematiche presenti nell'istituto, soprattutto la questione della mancanza di acqua in vista dell'estate. «L'estate già di per sé diventa difficile da gestire in carcere. Abbiamo una forte carenza di personale: 84 unità in meno oltre 40 in malattia - spiega la direttrice Romano. Per affrontare pertanto la questione idrica abbiamo portato avanti un progetto di recupero delle acque piovane con ampliamento delle vasche per ottenere un risparmio idrico. Facciamo in modo che il periodo estivo non sia un periodo di sofferenza. Cercheremo una interlocuzione con la società Alto Calore per trovare una soluzione rispetto a quello che ordinariamente ci eroga».

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C'è poi il problema delle visite esterne per i detenuti per mancanza di specialisti nella struttura penitenziaria. «Il 10 maggio incontreremo i vertici dell'Asl. Abbiamo purtroppo una carenza totale di figure specialistiche».

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