Alta velocità-Alta Capacità Napoli-Bari: Sannio ad alta velocità, la svolta corre sui binari

Confronto sulle aree interne promosso dall'Arcidiocesi sannita retta dall'arcivescovo Accrocca

Sannio ad alta velocità la svolta corre sui binari
Sannio ad alta velocità la svolta corre sui binari
di Claudio Coluzzi
Martedì 7 Maggio 2024, 12:00 - Ultimo agg. 16:33
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I piloni spuntano tra le colline del Sannio, giorno dopo giorno. Con una velocità impressionante, considerata la loro grandezza. Vengono posizionati e allineati da enormi gru, trasportati da tir speciali che, per giungere lì, percorrono strade temporanee appositamente realizzate. Le estensioni di vigneti risultano delimitate e protette da chilometri e chilometri di recinzioni arancioni.

È il cantiere dell'Alta velocità-Alta Capacità Napoli-Bari, un cantiere diffuso perché si estende a tagliare la dorsale appenninica tra Caserta e Foggia. «È il simbolo della grande propulsione che il Pnrr sta dando all'Italia, con i suoi 24 miliardi di euro impegnati, è tra le più grandi opere nazionali realizzate con il contributo del Piano varato dall'Europa per sostenere la ripartenza post Covid». Parola dell'amministratore delegato di Rete ferroviaria italiana, Gianpiero Strisciuglio, ieri a Benevento per un confronto sulle aree interne promosso dall'Arcidiocesi sannita, retta dall'arcivescovo Felice Accrocca.

L'opera è un fiore all'occhiello dell'ingegneria italiana, ma costituisce anche un modello di organizzazione e attuazione che non ha eguali a livello internazionale. «La nostra bella Italia, infatti - spiega Strisciuglio - presenta per chi deve realizzare infrastrutture criticità particolari dovute alla sua conformazione orografica. Attraversare l'Appennino e congiungere due mari, il Tirreno e l'Adriatico non è facile. Farlo consentendo contemporaneamente ai treni di viaggiare, perché non si possono interrompere i collegamenti ferroviari esistenti, è ancora più difficile. Ma ci stiamo riuscendo e ci scusiamo per i disagi che inevitabilmente stanno sopportando i viaggiatori». 

Il nuovo percorso

Già perché mentre si realizza la nuova linea Alta Velocità-Alta Capacità (destinata a supportare tanto il transito di treni passeggeri quanto merci) sulla vecchia linea continuano a passare ogni giorno decine di treni Alta Velocità che uniscono Milano a Lecce, altrettanti Intercity e Regionali. Ossia continuano a viaggiare migliaia di persone al giorno, ovviamente con rallentamenti e a volte ritardi, dovuti ai cantieri che impongono temporaneamente delle soste nel tratto più critico, quello dell'attraversamento dell'Appennino tra Caserta e Foggia. «Tutto questo sarà completato entro il giugno del 2026 secondo il cronoprogramma che stiamo rispettando alla lettera - dice il vertice di Rfi - ed è un altro vantaggio del fondi Pnrr. Impongono infatti scadenze che devono essere assolutamente rispettate e quindi richiedono lo snellimento al massimo delle procedure burocratiche. Uno sforzo congiunto che, anche grazie al sostegno e all'attenzione per questa opera mostrata dal Governo, l'Italia sta facendo».

I tempi 

Del resto i risultati di tale sforzo possono essere riassunti nella riduzione sensibile dei tempi di viaggio con la nuova linea: Roma-Bari in 3 ore (anziché 4 ore), Napoli-Bari in 2 ore (anziché 4 ore), Benevento-Napoli in 45 minuti (anziché 1 ora e 46 minuti), Benevento-Roma in 1 ora e 40 minuti (anziché 2 ore). In altre parole il Pnrr diventa in Campania cantiere all'avanguardia e di conseguenza cambiano le prospettive di sviluppo del territorio.
«A breve potremo usufruire della grande opportunità fornita dalla nuova linea Alta Velocità-Alta Capacità - aggiunge il sindaco di Benevento, Clemente Mastella - e dobbiamo quindi fin da ora ripensare al concetto di aree interne, dobbiamo farlo in primo luogo noi. Il modello non è quello di borgo finora utilizzato solo per suggestive rappresentazioni turistiche.

Ma quello dei nostri tradizionali paesi, tali paesi includevano l'aspetto turistico ma anche quello economico. La fine dell'isolamento deve essere quindi soprattutto sviluppo economico e crescita sociale». 

I benefici 

E a ben vedere nel cantiere dell'Alta Velocità c'è molto più della riduzione dei tempi di viaggio su ferro. «Attualmente - aggiunge l'amministratore delegato Strisciuglio di Rfi - i nostri cantieri avanzati tengono impegnate 7.000 persone. E anche i Comuni e gli altri enti territoriali stanno dando una risposta straordinaria in uno sforzo sul territorio che è corale. Inoltre resta impressionante, anche durante la realizzazione dell'opera, il numero di passeggeri che continua ad essere trasportato in entrambe le direzioni Nord-Sud-Nord mentre avanza la nuova linea ferroviaria». 

Poi ci sono i benefici che la Napoli-Bari ad Alta velocità comporterà sul territorio regionale.

Per i comuni classificati in spopolamento (e quindi le aree interne della Campania) è previsto un incremento dell'indice vivacità demografica +5,2%, una crescita del livello economico di +1,6% che corrisponde ad un incremento di circa 1% dei livelli occupazionali e il livello economico si traduce indicativamente in un aumento del reddito prodotto dai residenti pari al 3,6%. Tutto questo in base ai risultati di uno studio Cresme sulla valutazione dell'impatto della linea AV/AC Napoli-Bari. 

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