Appalti nel casertano, 10 in manette:
ex sindaco e fratello del boss Zagaria

Appalti nel casertano, 10 in manette: ex sindaco e fratello del boss Zagaria
di Mary Liguori
Mercoledì 18 Gennaio 2017, 08:06 - Ultimo agg. 14:01
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Dieci persone tra le quali l'ex sindaco di San Felice a Cancello, Pasquale De Lucia, e l'ex presidente del consorzio Terra di Lavoro, Rita Emilia Di Giunta, sono state arrestate questa mattina dai carabinieri del Roni di Caserta. La misura ha colpito anche Antonio Zagaria, fratello del noto boss Michele. Le accuse, contestate a vario titolo, vanno dalla corruzione all'associazione per delinquere di stampo mafioso.
 


Intercettazioni ambientali e i racconti di due collaboratori di giustizia collocano non solo il sindaco che è stato anche consigliere regionale, ma anche altri politici del territorio e dipendenti del comune di San Felice, in contatto con il clan Zagaria. Tra gli affari che gli indagati hanno cercato di dirottare verso una ditta vicina alla camorra, il Pip di San Felice.  Tra gli indagati compaiono un imprenditore imparentato con Zagaria, ma anche il fratello e il padre della Di Giunta. 

La donna fu già coinvolta nei mesi scorsi in vicende giudiziarie e accusata tra le altre cose di avere cercato di ottenere dal sottosegretario alla giustizia il trasferimento dei carabinieri che stavano indagando sul suo conto. È la prima volta però che a lei e all'ex consigliere regionale, De Lucia, vengono contestati reati di criminalità organizzata.
 

Il perimetro dell'area a rischio idrogeologico "ridisegnato" in base alle esigenze del clan. Più si costruiva, più le ditte dei Casalesi incassavano, maggiore sarebbe stato il potere di Pasquale De Lucia. 

C'è questo e altro e nell'ordinanza  che ha colpito l'ex consigliere regionale e numerosi tecnici che hanno collaborato con lui nel corso dell'attività amministrativa anche in Municipio, a San Felice a Cancello.

C'è anche l'episodio di un matrimonio «con inganno» della cantante Silvia Aprile organizzato senza autorizzazione alla Reggia di Caserta nel luglio 2010. A rendere possibile il matrimonio nel celebre monumento, dopo che perfino i discendenti dei Borbone si erano visti negare alcuni anni prima l'autorizzazione fu l'ex amministratore delegato della società «Terra di Lavoro s.p.a» (il cui socio unico è la Provincia di Caserta) Rita Di Giunta, stretta collaboratrice di De Lucia, arrestata questa mattina.

Dalle indagini dei carabinieri del Reparto Operativo del Comando Provinciale di Caserta guidati dal colonnello Nicola Mirante sono emerse le pressioni realizzate dalla Di Giunta su diversi enti, come l'Ept, che aveva sede alla Reggia, mentre la Sovrintendenza appare come il soggetto raggirato. Le autorizzazioni - è emerso dalle indagini - erano state concesse solo per la presentazione di un cd della cantante (nel 2009 aveva partecipato a Sanremo con Pino Daniele), un evento con cena di gala, pubblicizzato da appositi depliant, che venne organizzato di martedì, giorno di chiusura settimanale della Reggia. Ma invece di presentare il cd Silvia Aprile si presentò in abito da sposa per quello che doveva essere un «matrimonio reale» con il suo Davide. La Soprintendente dell' epoca, Paola Raffaella David, si disse amareggiata e preannunciò azioni legali. Ora si è scoperto che a fare pressioni fu proprio la Di Giunta, per la quale la Dda di Napoli ha ipotizzato il reato di truffa.
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