Caserta, Emanuela Tessitore Alfiere della Repubblica: «Amo aiutare ma non mi sento speciale»

La 19enne è stata nominata dal Capo dello Stato «per la generosità verso i suoi compagni»

Emanuela Tessitore, da ieri Alfiere della Repubblica
Emanuela Tessitore, da ieri Alfiere della Repubblica
di Nadia Verdile
Domenica 28 Aprile 2024, 07:00 - Ultimo agg. 29 Aprile, 01:36
4 Minuti di Lettura

Emanuela Tessitore è da ieri Alfiere della Repubblica. Nata nel 2005, residente a Succivo, è stata scelta insieme ad altri 28 giovanissimi per ricevere l’ambito riconoscimento. Frequenta il quinto anno dell’Istituto professionale “Mattei” di Caserta, indirizzo Servizi socio-sanitari, e si appresta a fare la maturità. «Quando la professoressa mi disse che aveva mandato il mio nome al Quirinale – dice emozionata Emanuela – rimasi senza parole. Per me era impossibile e credevo anche che mai e poi mai il mio essere semplicemente me stessa avrebbe potuto meritare un premio, addirittura questo riconoscimento».

A segnalare il suo curriculum a Roma la docente di Educazione fisica Giuseppina Gallo. Nella motivazione che accompagna il suo riconoscimento si legge: «Si è distinta per l'impegno e la generosità con cui si è messa a disposizione della comunità scolastica nei mesi più difficili della pandemia: il carattere con cui ha supportato i compagni di classe più bisognosi l'ha resa fonte di ispirazione per tanti coetanei». La cerimonia di premiazione al Quirinale ci sarà il prossimo 13 maggio. Ad accompagnarla insieme al papà Alfio, che lavora a Roma nella Guardia di Finanza, anche la sua professoressa. «Non ho ancora ben chiaro cosa vorrò fare da grande – ha detto Emanuela – ma so che vorrò continuare nel settore degli studi in cui mi sono formata in questi anni. Aiutare gli altri è per me una cosa irrinunciabile, dove gli altri però vedono l’eccezionalità io trovo la normalità. Non saprei vivere diversamente». Solare, generosa e simpatica Emanuela ama ascoltare la musica italiana e quella napoletana, Franco Ricciardi il cantante che ama di più. «Mi piace perché parla di noi – ha detto – dei miei tempi, delle cose che viviamo».

Nella sua scuola sono tutti estremamente contenti, a cominciare dal preside Roberto Papa: «È per noi un grande orgoglio, il segno di come studentesse e studenti del nostro istituto possono essere di esempio e punto di riferimento anche per noi adulti. Encomiabile la capacità di impegnarsi al servizio degli altri, di distinguersi per azioni di condivisione e collaborazione. A Emanuela vanno i complimenti non solo miei ma di tutta la comunità scolastica, ci rappresenta e siamo orgogliosi di lei. Per noi è un grande vanto». Va da sé che grande è stata la gioia della professoressa Gallo che ha aggiunto: «Volevamo segnalarla da tempo.

Emanuela è una ragazza meravigliosa che aiuta i suoi compagni in ogni momento; si rende disponibile a dare spiegazioni, fa da tutor alle sue compagne e ai suoi compagni. Meritava e merita questo riconoscimento e sono felice che il Presidente della Repubblica l’abbia voluta premiare».

Grande orgoglio è stato espresso dal sindaco di Succivo, Salvatore Papa: «È una grande gioia per tutti il prestigioso riconoscimento di Alfiere della Repubblica assegnato a Emanuela Tessitore dal presidente Sergio Mattarella. Conosco il suo papà, la sua famiglia. Sono tutte persone meravigliose. Si sa, il frutto non cade mai lontano dall’albero. La generosità, l'altruismo, l'impegno e la dedizione di Emanuela sono un esempio luminoso per tutti noi. Questo premio non solo onora le sue straordinarie doti, ma è anche un motivo di orgoglio per tutta la nostra comunità. Auguro a lei il meglio per il futuro e mi auguro che continui a ispirare e a guidare con il suo esempio positivo e, dopo la consegna del premio al Quirinale, sapremo anche noi celebrare Emanuela con una festa in città».

Video

La sua mamma, Immacolata Mozzillo, è casalinga, il fratellino Salvatore frequenta la scuola media. «Come genitori – dice papà Alfio – siamo infinitamente fieri e orgogliosi. Abbiamo sempre guardato con ammirazione questa generosità che caratterizza nostra figlia. Lei non si tira mai indietro, se c’è da sostenere qualcuno lo fa con grande senso di civiltà. A volte è intervenuta anche contro suoi coetanei che si comportavano da bulli. Noi siamo e saremo sempre al suo fianco. Per me che lavoro nella Guardia di Finanza questo riconoscimento ha un sapore speciale. Il senso dello Stato. Lo Stato che riconosce ad Emanuela il suo valore. Bellissimo, davvero».

Emanuela ha aiutato nel corso di questo quinquennio la sua classe, lo ha fatto durante gli anni della pandemia sostenendo a distanza chi faticava a seguire le lezioni online, lo ha fatto stando accanto alle compagne e i compagni più fragili. Rappresentante di classe, di istituto e componente della consulta provinciale delle studentesse e degli studenti, ha fatto di queste esperienze un’occasione di incontro e confronto. «Non mi sento speciale - ha concluso - ma non saprei vivere diversamente».

© RIPRODUZIONE RISERVATA