Parte da Caserta la sfida della pubblica amministrazione, inizia alla Reggia di Caserta il dialogo con i Paesi africani e del Mediterraneo allargato. È cominciata ieri presso il Centro di Formazione per la governance pubblica la due giorni del forum di alto livello organizzato dal Governo italiano, dalla Scuola nazionale dell’Amministrazione e da Ocse sul tema del rafforzamento della capacità amministrativa in settori chiave come gli appalti, le infrastrutture, la formazione e la transizione verde, nella prospettiva del Piano Mattei per l’Africa e della Presidenza italiana del G7.
Il confronto tra la PA italiana, l’Ocse e le Scuole nazionali dei Paesi del Nordafrica e del Medio Oriente sul tema dell’inclusività della governance pubblica e dello sviluppo sostenibile dei paesi africani e mediorientali è stato organizzato in occasione del 10° anniversario del Centro di formazione Ocse presso la sede Sna di Caserta.
«Confido che queste giornate di lavoro possano diventare un punto di partenza di un nuovo percorso e non essere solo un punto di arrivo del lavoro di questi dieci anni e che intorno alla Africa Governance Platform che l’Ocse si propone di lanciare a Caserta si possa sviluppare un network di relazioni che possa durare nel tempo», ha detto nel suo intervento da remoto il ministro, aggiungendo che «grazie alle attività svolte a Caserta sono transitate per i centri di formazione Ocse oltre 600 dirigenti e funzionari e dei paesi del Nordafrica e del Medioriente per formarsi, per condividere con noi le migliori pratiche e per creare il primo nucleo di una comunità di pratica integrata tra le sponde del Mediterraneo».
A fare gli onori di casa Paola Severino, presidente della Scuola nazionale dell'amministrazione, che ha spiegato la scelta della Reggia come sede del confronto. «Abbiamo scelto la Reggia perché è una sede prestigiosa per un incontro prestigioso. Avere la possibilità di offrirvi una passeggiata in questi splendidi giardini e di visitare le stanze reali, essere in una struttura così bella credo che tonifichi lo spirito e ci prepari molto bene a questo incontro. E poi - ha sottolineato Severino facendo riferimento anche al primo editoriale del nuovo direttore de Il Mattino - perché Caserta è in quella parte dell’Italia che è maggiormente proiettata nel Mediterraneo e io credo davvero che questa presenza, questa vicinanza si deve sempre più far sentire. Proiezione non solo geografica verso l’Africa, che diventa ponte, un ponte culturale tra i nostri paesi, che è sempre più forte, più robusto ed efficace, che può nascere per primo e può rafforzarsi con maggiore facilità proprio perché getta le basi di una collaborazione stabile, forte tra i paesi». E la presidente ha anche spiegato l’urgenza di definire un linguaggio comune, attraverso la formazione - una delle leve strategiche su cui puntare -, per procedere verso un futuro in cui nessuno resti indietro e dove tutti insieme si possano superare i momenti di crisi senza che questi diventino emergenze disastrose.
«Per rispondere alle molte e difficili sfide in questo mondo sempre più interconnesso, attraversato da crisi e caratterizzato da una informazione aperta e accessibile a tutti ma anche soggetta a fake news - ha detto - è necessario un alto livello di preparazione della dirigenza pubblica. Ogni paese deve poter contare su una PA preparata e attiva in grado di leggere e anticipare i fenomeni a livello internazionale. Bisogna fare un salto di qualità: la pubblica amministrazione è l’ossatura dello Stato, se noi riusciamo a creare un’ossatura sana, forte, capace di dialogare con gli altri paesi noi avremo dei Paesi attrezzati per realizzare grandi progetti insieme».
E di questi progetti, della volontà di operare insieme, di iniziare un dialogo da non interrompere e da intensificare costantemente con l’entusiasmo del primo giorno hanno discusso una quindicina circa di Ministri e di rappresentanti dei Paesi africani e delle Organizzazioni internazionali e regionali, oltre alla vice segretaria generale dell’Ocse Fabrizia Lapecorella, la vice presidente della Banca Europea degli Investimenti Gelsomina Vigliotti e il direttore generale dell’Agenzia Internazionale per lo sviluppo delle fonti rinnovabili (Irena) Francesco La Camera.