Dopo il Comune di Bacoli in provincia di Napoli, anche Cesa vara il salario minino di 9 euro. Il piccolo centro del Casertano è il primo Comune ad adottare la misura. La giunta del sindaco Enzo Guida ha approvato il salario minimo. Il provvedimento prevede il salario minimo per tutti gli appalti e le concessioni comunali che riguardano il Comune dell’Agro aversano. D’ora in poi, chi lavorerà per il Comune, o chi si aggiudicherà una concessione demaniale o comunale, dovrà assicurare che nessun lavoratore guadagni meno di 9 euro l’ora.
Una misura a difesa dei lavoratori che non devono essere schiavizzati e anche degli imprenditori che pagano stipendi dignitosi. «Con questa delibera – spiega il primo cittadino – abbiamo fissato in 9 euro all’ora la paga minima che ogni lavoratore deve percepire.
Nessuno dovrà guadagnare meno di 9 euro l’ora: questo il senso del provvedimento. Il salario minimo si applicherà agli appalti, alle concessioni comunali che riguardano il Comune dell’Agro aversano. Chi lavorerà per il Comune o chi si aggiudicherà un appalto comunale, dovrà assicurare che nessun lavoratore guadagnerà meno di 9 euro l’ora. «Un provvedimento per i lavoratori, per la difesa della dignità di tutti coloro che ogni giorno lavorano per portare avanti le famiglie. È un principio cui tutti si devono adeguare, ma serve anche per stabilire, in maniera precisa, che ci deve essere rispetto per i lavoratori. È dunque un atto di indirizzo che troverà riscontro in tutte le nuove procedere di gara che saranno bandite. È in definitiva una misura che mira a evitare qualsiasi forma di sfruttamento dei lavoratori».
La questione del salario minimo è ormai di grande attualità e, in assenza di concrete iniziative del Governo, sono i Comuni a lanciare i primi segnali. Ed è per questo che diversi enti della Campania hanno iniziato ad attivarsi, cercando di rispondere alle esigenze dei lavoratori.