Casertavecchia, il borgo in affanno tra incendi e questione parcheggi

Continuano i roghi che stanno circondando il centro storico

Continuano i roghi a Caserta
Continuano i roghi a Caserta
di Lidia Luberto
Sabato 26 Agosto 2023, 11:00
3 Minuti di Lettura

Proprio alla vigilia del periodo del suo massimo splendore, quello del festival del Settembre al borgo, Casertavecchia appare sempre di più come un'emergenza. Accanto al problema della chiusura dei parcheggi che sta comportando tanti disagi per i visitatori e per gli stessi ristoratori e titolari di bar della piccola contrada medievale, in questi giorni si sono aggiunti gli incendi che stanno letteralmente circondando il centro storico.

Dopo, quello che si è sviluppato lungo la strada cosiddetta panoramica, l'altro che è arrivato sul monte Baccalà, ieri le fiamme hanno toccato anche ciò che resta della pineta. Si è trattato, per fortuna, di un piccolo focolaio, prontamente spento dai Vigili del fuoco che stanno monitorando da giorni la grave situazione degli incendi sulle colline che circondano Caserta e Maddaloni. Dalla mattinata di ieri, infatti, gli operatori sono stati nelle varie zone interessate dal fenomeno, monitorando il territorio anche con l'ausilio di un elicottero. «Non so cosa stia capitando. Non bastava la chiusura dei parcheggi. Ora ci volevano pure gli incendi a disincentivare le persone a salire al borgo», dice Franco Della Valle, titolare e gestore di una delle aree parcheggio chiuse, forse il più attivo e combattivo fra i suoi colleghi. 

«Da giorni cerchiamo il modo per risolvere il disagio provocato dalle aree di sosta inaccessibili.

Siamo anche andati al Comune con l'intenzione di informarci e di sapere l'iter da intraprendere, un viaggio inutile: negli uffici ci sono pochi impiegati ed è ancora in ferie il funzionario addetto. Contiamo di ritornare al Comune lunedì mattina, nella speranza che, finalmente, siano tutti rientrati. Però una cosa è certa, non vogliamo più avere autorizzazioni temporanee, ma risolvere la questione per sempre. Noi siamo pronti a fare tutto ciò che è necessario per riprendere la nostra attività, ma non siamo più disposti a riaprire con l'incubo di vederci chiudere dopo qualche settimana». 

Video

Una posizione che rischia di ingarbugliare ulteriormente le cose. In effetti, a quanto è trapelato dagli stessi uffici del Comune, essendo quelle chiuse aree private, per poter avviare qualunque iter amministrativo, anche quello per un'autorizzazione provvisoria in vista della kermesse settembrina, è necessario che qualcuno ne faccia richiesta. Ed è proprio quello che non vogliono i diretti interessati. Lo hanno ribadito più e più volte. «Abbiamo sempre ceduto, ci siamo accordati per quieto vivere e per non danneggiare il successo del Settembre al borgo. Perciò si è andati avanti per anni con provvedimenti transitori - sottolinea Della Valle - ma ora basta, è necessario chiudere la questione una volta per tutte, mettendo a posto carte e posizioni, aggiornando le destinazioni d'uso, o facendo qualsiasi altra cosa che renda la nostra attività in regola con tutte le norme e le leggi vigenti». 

© RIPRODUZIONE RISERVATA