Il primo weekend dopo le festività di Ferragosto fa registrare un deciso aumento degli avvistamenti di cinghiali lungo tutta la catena dei colli Tifatini e le numerose borgate che li animano. Di pericolo o allerta ungulati, però, non si può ancora parlare anche se l'impressione che i residenti dei borghi si sono fatti è quella di una situazione pericolosa. Attacchi agli esseri umani ancora non se ne segnalano ma sono ormai nell'ordine delle decine gli incontri e gli avvistamenti. Decisamente singolare è la situazione che si è registrata nella prima serata di venerdì alla Vaccheria. Nella piazza principale della borgata borbonica, affollata di auto, moto e giovanissimi, hanno fatto la loro comparsa una colonna di cinghiali che, richiamando la marcia ordinata dei cinghiali dei fumetti di Asterix e Obelix, hanno attraversato la piazza sotto lo sguardo incuriosito e divertito dei residenti e delle altre persone che si trovavano nell'area. Una mamma e i suoi cinque cuccioli sono passati, fortunatamente senza far danni, e hanno proseguito la loro caccia al cibo. Nelle ultime ore sono stati numerosi gli avvistamenti degli animali sempre più all'interno dei borghi che, con le vacanze, si sono spopolati riducendo anche la quantità di rifiuti prodotti e depositati all'esterno delle abitazioni. Un vero e proprio banchetto la cui mancanza, spinge sempre più animali ad intrufolarsi nelle strade.
Un esempio è quello di Tuoro dove gli animali sono stati avvistati vicino la cappellina di via Marchesiello di fronte al vicolo Bertrando Spaventa dove, la presenza dei cinghiali è segnalata da mesi. Nella strada, che è chiusa e che consente di arrivare alle poche case circondate dalla campagna, i residenti di Tuoro erano soliti portare a spasso i propri cani.
Decine sono le stradine di campagna che confluiscono nelle due frazioni e consentendo ai cinghiali di muoversi agevolmente, tra terreni e abitazioni, in cerca di cibo. I danni alle coltivazioni sono numerosi come raccontano i residenti nei pochi punti di ritrovo del borgo. C'è chi ha deciso di non piantare nulla, quest'anno, dopo la distruzione delle viti registrata lo scorso anno e c'è chi, per continuare a coltivare la propria terra, ha dovuto investire in cancelli e reti di sicurezza. Un problema, quello dei cinghiali, che appare difficilmente risolvibile visto che la stagione della caccia si aprirà solo alla fine di ottobre. La Regione Campania, in caso di situazioni pericolose, potrebbe autorizzare una o due giornate di caccia straordinaria per ridurre la popolazione di ungulati ma, finora, la percezione di pericolo dei residenti, non ha costituito un elemento sufficiente per dare il via libera ai cacciatori che dovrebbero, in ogni caso, astenersi dal cacciare i cinghiali nelle vaste aree precluse in quanto zone di tutela faunistica.