G7 finanziario, la sede è Bari
l'ira di Caserta: un oltraggio

G7 finanziario, la sede è Bari l'ira di Caserta: un oltraggio
di Andrea Ferraro
Mercoledì 28 Settembre 2016, 09:55 - Ultimo agg. 16:17
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Caserta. Il G7 dell'Economia si farà a Bari. Niente Caserta. Niente Reggia e Belvedere di San Leucio, i due siti Unesco individuati, appena da Roma era stata annunciata la volontà politica (mai ufficializzata) di assegnare il vertice alla città, come location del summit internazionale in programma dall'11 al 13 maggio del 2017. Il tweet del ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan, ieri mattina ha gelato le speranze di chi fino all'ultimo in città, in particolare il sindaco Marino, ha sperato in un ripensamento a dispetto di un dossier e di un orientamento che lasciavano sperare ben poco. Il G7, dunque, resta al Sud ma cambia regione. La Puglia preferita alla Campania. A ospitare i ministri dell'Economia e i governatori delle banche centrali dei sette Paesi più industrializzati al mondo, e con loro i rappresentanti degli organismi internazionali, come anticipato da «Il Mattino», sarà Bari. Una decisione in corsa maturata dopo le valutazioni scaturite dal sopralluogo effettuato in città, e lungo il tragitto che avrebbe dovuto portare nel capoluogo circa 500 persone, dai funzionari della Presidenza del Consiglio dei ministri e dei ministeri dell'Economia, dell'Interno e degli Esteri. Sin da subito era emersa una serie di criticità: sicurezza, logistica, ospitalità, decoro urbano e servizi, trasporti compresi.

Due quelle che hanno pesato come macigni: la sicurezza della Reggia e la logistica. Nel monumento devono essere ancora adottate le misure predisposte nel corso di Comitati ad hoc convocati in prefettura: l'installazione di metal detector e telecamere. A ciò si è aggiunta la presenza di sei famiglie di ex custodi che, fino a ieri, giorno degli sfratti coatti, hanno vissuto abusivamente nel palazzo e nel parco; persone libere di entrare e uscire in qualsiasi momento dal sito. Nei dintorni del monumento, poi, è un pullulare di ambulanti e parcheggiatori abusivi.

Ma scene di degrado sono state osservate anche in viale Carlo III, assediato da lavavetri, prostitute e ambulanti. Ed è proprio lungo il viale, che conduce in città, che insiste uno degli alberghi inizialmente individuati per ospitare alcune delegazioni internazionali. E così quando sono giunte le prime disdette si è capito che il G7 stava per essere dirottato altrove. Una testimonianza indiretta arriva dalle dichiarazioni, riportate dall'Ansa, del sindaco di Bari Decaro: «In queste settimane abbiamo lavorato silenziosamente, accompagnando i delegati e la struttura del Mef in una serie di sopralluoghi, che evidentemente hanno sortito un esito positivo».

Tra le prime reazioni c'è quella del governatore Vincenzo De Luca. «La Reggia resta lì - dice - e continuiamo a puntarci come attrattore turistico che è sottoutilizzato, nonostante gli incrementi importanti degli ultimi mesi. È chiaro che un evento come il G7 dell'economia richiede una serie di caratteristiche territoriali, ma questo rientra nelle responsabilità del governo che verifica le strutture convegnistiche e di ospitalità. Un evento internazionale deve essere ospitato al meglio». Critico il gruppo regionale di Fi: «Il governo amico di De Luca ma nemico dei campani - viene sottolineato - ha penalizzato la nostra regione, con un taglio di 100 milioni in sanità, 30 sul fondo disabilità e 40 sui trasporti. Dulcis in fundo ha cancellato il G7 a Caserta». Il consigliere regionale Gianpiero Zinzi, casertano, aggiunge, che «la bocciatura di Caserta è un fallimento per l'immagine della città e che le criticità riscontrate non ci meravigliano».

Ma il sindaco, che chiede un intervento di Renzi sulla vicenda, non ci sta. Affida a una nota la sua reazione stizzita e amareggiata. «Ma davvero si pensava che Caserta fosse Portofino e si credeva di svolgere il G7 finanziario in una città priva di problemi e ricca di alberghi di lusso? La vera motivazione alla base della mancata assegnazione dell'evento a Caserta mi è stata comunicata, con una surreale telefonata, dal consigliere diplomatico del Ministro dell'Economia, Michele Quaroni, il quale mi ha annunciato che il G7 a Caserta poteva essere annullato in quanto gli alberghi non costituirebbero una location adeguata alla richiesta degli ospiti. Un'affermazione oltraggiosa nei confronti del territorio ma soprattutto incredibile. Questi burocrati non sapevano che Caserta non è una meta di turismo per paperoni ma una città con tanti problemi? Proprio per ridare speranza a un territorio difficile il Governo, e quindi la politica, aveva scelto la città per un evento così importante». Il sindaco, poi, ricostruisce i fatti. «Con la presidenza del Consiglio dei Ministri, il Mef e l'Agenzia del Demanio si è lavorato sotto traccia a giugno e luglio, definendo diverse cose. Il 4 settembre Quaroni mi ha annunciato che Caserta era stata designata come sede del G7 convocando una riunione operativa per il 7 alla Reggia. In quell'incontro è stato stabilito pure il programma della tre giorni, parlando addirittura del gadget per gli ospiti. Poi il sopralluogo al Belvedere, con esito positivo, e negli alberghi. Non c'era alcun problema, ci siamo dati appuntamento alla successiva riunione. E invece è arrivata la telefonata sconcertante di Quaroni. Quell'evento dovrebbe essere un momento di serrato lavoro e non un soggiorno dorato per notabili».