Pd casertano tra risiko e scissione: «Ora il congresso provinciale»

Pd casertano tra risiko e scissione: «Ora il congresso provinciale»
di Lorenzo Iuliano
Mercoledì 22 Febbraio 2017, 08:19
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CASERTA - Il Partito democratico balcanizzato ha i suoi riflessi anche in provincia di Caserta. Da un lato la scissione porta via con sé esponenti storici della sinistra di Terra di Lavoro, pronti a seguire D’Alema e il suo movimento «ConSenso», e dall’altro riesplode la richiesta di un immediato congresso provinciale dopo un anno di commissariamento. I dissidi interni tra le correnti spingono per la celebrazione dell’assise, a ruota di quella nazionale. Il mandato del commissario provinciale Mirabelli termina a fine mese, dopodiché la missione sarà proprio di accompagnare i Democrat al congresso. Invoca a gran voce un «ritorno alla normalità» il consigliere regionale Gennaro Oliviero, con il suo gruppo renziano, legato al vicesegretario Guerini. «Il 28 febbraio – spiega – termina l’incarico di Mirabelli e nessuno può rinominarlo, visto che proprio oggi (ieri per chi legge, ndr) la direzione nazionale del partito si è trasformata in commissione per il congresso. Mirabelli ha svolto perbene il suo mandato, è stato impeccabile, adesso però in parallelo con la procedura nazionale bisogna avviare quella provinciale, è un fatto naturale e quasi automatico. Auspico che al più presto si svolga il congresso casertano». E Oliviero lancia la sua proposta al commissario: «Trasformi l’attuale commissione per il tesseramento in commissione per il congresso provinciale». Dell’organismo guidato da Mirabelli fanno parte Gianfranco Piccirillo, Eugenia Oliva, Nicola Ucciero, Francesco Di Nardo, Matteo Donisi e il tesoriere Giuseppe Scialla. Anche il tesseramento si chiuderà a fine febbraio e si lavora per superare i circa 4mila iscritti dell’anno scorso, puntando a quota 5mila. Attualmente si è arrivati quasi a metà dell’obiettivo.

Ma intanto altre energie dai democrat casertani vengono «succhiate» dagli scissionisti che hanno scelto di seguire D’Alema. Torna dalla finestra l’ex segretario Dario Abbate, espulso dal partito dopo la sua candidatura a sindaco contro il simbolo ufficiale a Marcianise, insieme con l’ex sindaco di Capodrise Fattopace. Con loro va l’ex sindaco di Macerata Munno, ma ci sono anche l’ex segretario Gianni Cerchia, Achille Natalizio, l’ex consigliere provinciale Luigi Russo «e possiamo vantare già tre sindaci, che al momento giusto riveleremo», insiste Abbate e aggiunge: «Ci sono interi mondi qui che guardano con attenzione, anche se con sofferenza alla scissione, dai sindacati a pezzi di associazionismo. Il nuovo non è anagrafico, ma vuol dire rappresentare interessi e valori che pur radicati nel passato sono di grande attualità, proprio quelli che ha smarrito Renzi».

Ma a Caserta il partito resta saldamente in mano ai renziani. Esponente nazionale dell’Area Dem di Franceschini è il commissario Mirabelli e con lui sono schierati diversi amministratori. Divisi i rappresentanti istituzionali. L’eurodeputata Pina Picierno è già da un po’ di tempo passata da Franceschini al gruppo che fa capo al ministro dello Sport Lotti, uomo-macchina di Renzi. Il collega in Europa Nicola Caputo si muove tra Lotti e il capogruppo alla Camera, Ettore Rosato. La corrente di Lotti riscuote le maggiori adesioni: ci sono il sindaco del capoluogo Marino, il consigliere regionale Graziano con tanti altri amministratori dell’agro aversano in particolare, da Villa Literno a Carinaro. La deputata Camilla Sgambato resta fedele a Guerini, anche se ha partecipato all’incontro di venerdì scorso con il ministro Orlando, «ma era un doveroso omaggio al suo arrivo», precisa. Nessuna adesione ai Giovani Turchi sembra in programma, «se poi Orlando riuscisse a unire tutti...», si limita ad aggiungere. Resta compatto il fronte casertano dei Giovani turchi guidato dalla senatrice Capacchione, che ieri era in prima fila alla Camera per la presentazione del nuovo blog-rivista di area «Lo Stato presente». Con lei ci sono il segretario cittadino Tresca, l’assessore al Comune capoluogo De Michele con quasi tutto il gruppo consiliare Pd, la consigliera provinciale Zagaria. I Lab Dem di Lucia Esposito intanto si congratulano per l’elezione nella commissione nazionale per il congresso di Emilio Di Marzio. Il gruppo, che qui comprende tra gli altri Carlo Scatozza ed Enzo Battarra, si è riunito venerdì scorso con il leader Pittella ed è stata ribadita la linea del sostegno a Renzi e del dialogo in particolare con l’area di Fassino e di «Sinistra è cambiamento» che fa riferimento al ministro dell’Agricoltura Maurizio Martina, atteso proprio oggi alla Reggia di Caserta per partecipare a un convegno promosso da Confagricoltura.
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