Premio Buone Notizie, il vescovo: «Caserta, è l'ora di rialzare la testa e non deludere»

PREMIO
PREMIO
di Franco Tontoli
Domenica 22 Gennaio 2017, 09:40
3 Minuti di Lettura
CASERTA - Nove edizioni e il premio «Buone notizie» diventa sempre più concreto, il bronzo dello scultore don Battista Marello, il grumo topografico essenziale che fu Casa Hirta, ancora una volta ha premiato la lealtà e la professionalità degli operatori dell’informazione che annunciano, commentano verità, quindi il modo di servire onestamente la pubblica opinione. Il significato del premio, ideato dall’Ucsi di Caserta, è organizzato insieme con l’Assostampa, l’Ufficio Diocesano delle Comunicazioni Sociali di Caserta, l’associazione «ScrivEremo», e in partecipazione con il multiblog «Buone Notizie» del Corriere della Sera, lo hanno brevemente ricordato i due principali organizzatori, Luigi Ferraiuolo e Michele De Simone nel salone della biblioteca diocesana prima di procedere alla premiazione preceduta da una intervista ai premiati. Che per il 2017 sono: Padre Federico Lombardi, direttore emerito della Sala Stampa Vaticana e di Radio Vaticana; Safiria Leccese, conduttrice de «La Strada dei Miracoli» su Rete4; Eric Jozsef, corrispondente dall’Italia del quotidiano francese «Liberation»; Arturo Mari, «il fotografo del Papa», l’uomo dai milioni di scatti in 55 anni al seguito dei Pontefici.
Accanto a chi di buone notizie ha scritto, da quest’anno un riconoscimento anche a chi è di per sé e per quanto fa una buona notizia. Per il 2016 è stata scelta grazie alla collaborazione con il multiblog  «Buone notizie» del Corriere della Sera – era presente il vicedirettore Giangiacomo Schiavi – ed è il ristorante della misericordia «Ruben» di Ernesto Pellegrini a Milano: un ristorante che dona circa 500 pasti al giorno, a un euro a pasto. Un aiuto per chi è solo temporaneamente povero a causa della crisi economica, tutto questo a opera di un imprenditore che dà lavoro a 8500 persone nelle mense aziendali di tutta Italia, già noto per essere stato presidente dell’Inter dello scudetto e delle tante coppe vinte dal 1984 al 1995. 
Buone notizie premiate anche per essere state fornite e «lavorate» in reportage dal taglio professionale dalle scuole, quest’anno gli Istituti Comprensivi di Macerata Campania e Marcianise con i loro alunni-reporter a caccia della natura da salvare dagli inquinatori. Dichiarazioni di soddisfazione da parte dei premiati che hanno ricevuto il bronzo dagli sponsor Confindustria Caserta,  presieduta da Gianluigi Traettino; Studio Legale Iaselli, di Gianpaolo e Renato Iaselli; del Gruppo Mgt di Giuseppe Luberto; della Reale Mutua Assicurazioni di Giovanni Discepolo e di Anteprima Seta della famiglia Cicala. 
In chiusura la dichiarazione del vescovo, il suo stupore, la sua ammirazione per l’organizzazione e un suo fermo invito. «È il secondo anno che presiedo questa cerimonia – ha detto monsignor D’Alise – e sono ammirato per questo lavoro di crescita del premio che è espressione della crescita culturale della città. Caserta vive di positività e in questi ultimi tempi si registra la maggiore attenzione turistica per la reggia, ma non cullarsi sugli allori, tutto questo deve trasformarsi in un progetto per la città. Rivolgo un forte appello al sindaco Carlo Marino, ai politici, agli amministratori: questa volta non dobbiamo deludere. Mi rivolgo anche agli uomini di cultura, i ragazzi di Marcianise e Macerata ci hanno denunciato la corruzione dilagante che ha portato allo scempio dei territori. La criminalità si è infiltrata nelle istituzioni ma dobbiamo risorgere nelle arti, nell’artigianato, nel lavoro. Dobbiamo stipulare, oggi, un patto fra galantuomini per far rialzare la testa alla città di Caserta». Anche questa, quindi, una buona notizia firmata dal vescovo D’Alise che è anche giornalista regolarmente iscritto all’Ordine della Campania.
© RIPRODUZIONE RISERVATA