Firema, indiani a Caserta: raddoppia l’investimento nel polo ferroviario del Sud

Il presidente Traettino: «Siamo orgogliosi, riconosciuto il valore della nostra impresa»

Firema
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di Nando Santonastaso
Mercoledì 21 Febbraio 2024, 23:47 - Ultimo agg. 22 Febbraio, 11:59
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Raddoppiano gli investimenti indiani al Sud e in particolare a Caserta dove il colosso delle ferrovie Titagarh Rail Systems Limited già opera da otto anni in Firema, uno dei più grandi e rinomati progettisti e produttori di treni passeggeri in Italia. Ieri sera è stato annunciato il primo investimento in Europa del gruppo Amber, leader in India nella produzione di beni di consumo durevoli, elettronica e sottosistemi ferroviari, con 29 impianti di produzione, 14.000 dipendenti e una capitalizzazione di mercato di quasi 1,7 miliardi di dollari. Il Gruppo Amber si è affiancato proprio a Titagarh (il più grande produttore di materiale rotabile ferroviario in India, con una capitalizzazione di mercato di quasi 1,7 miliardi di dollari): i due gruppi investiranno congiuntamente oltre 20 milioni di euro in Firema, che si aggiungeranno ad un investimento di minoranza da parte dell’attuale presidente di Firema, Luigi Traettino (già presidente di Confindustria Campania) che ha sottoscritto circa il 2% del capitale di Firema.

In una nota si sottolinea che «entrambe le società stanno investendo per accrescere le capacità di vari prodotti che possono essere esportati in Europa, come i componenti meccanici ed elettrici dei treni di Titagarh Rail Systems Limited e i sistemi HVAC (Heating, Ventilation and Air Conditioning), porte, passerelle e carrozze ristorante del Gruppo Amber». L’operazione in realtà arriva a 37 milioni di euro perché il Fondo Salvaguardia Imprese, promosso dal ministero delle Imprese e del Made in Italy e gestito da Invitalia, l’Agenzia Nazionale per l’Attrazione degli Investimenti e lo Sviluppo d’Impresa che era già precedentemente entrata nel capitale sociale di Firema a settembre 2022, integra il suo investimento con ulteriori 17 milioni di euro. Numeri che rendono bene l’idea del peso dell’accordo (l’aumento di capitale è stato sottoscritto presso lo studio casertano del notaio Onofrio Di Caprio) e confermano l’affidabilità dell’industria campana presso investitori mondiali come le due società indiane. Firema, del resto, ha un portafoglio ordini di quasi 1 miliardo di euro per la produzione di nuove carrozze e una capacità di produrre fino a 240 carrozze all’anno. Il nome della società è balzato proprio lo scorso anno agli onori della cronaca per la firma del contratto quadro per la progettazione e la fornitura di 370 carrozze letto a Trenitalia per 732 milioni di euro, in consorzio con la società ceka Skoda, oltre ai treni per la regione Lazio.

«Titagarh Rail e Sidwal, società del gruppo Amber, sosterranno congiuntamente la crescita di Firema attraverso la combinazione di competenze gestionali e miglioreranno la competitività dei costi attraverso la fornitura di componenti critici dall’India, prodotti da entrambi i gruppi». Commentando l’operazione, Jasbir Singh, Presidente e Ceo di Amber si è detto «molto contento di aver fatto questo investimento estremamente strategico e di aver scelto l’Italia come punto di ingresso per la nostra espansione globale. Crediamo di poter aggiungere molte sinergie a entrambi i nostri gruppi e a Firema». Soddisfatto anche Umesh Chowdhary, Ceo di Titagarh: «Siamo estremamente lieti di avere partner forti come Invitalia e Amber Group, insieme a Luigi Traettino, nella nostra impresa italiana. Il nostro gruppo si è impegnato in questo rapporto e sono molto fiducioso che questa collaborazione sarà vincente per tutti noi e per il territorio di Caserta».

L’alleanza italo-indiana, insomma, nasce su basi solide e promette ulteriori sviluppi: «L’impegno di Amber e del gruppo Titagarh ci riempie di orgoglio e ci rafforza ulteriormente nell’adempimento degli impegni che abbiamo davanti – dice Traettino –  Sono molto contento che il governo italiano, attraverso Invitalia, abbia riconosciuto l’importanza di questa impresa e il valore che essa apporta al territorio e al Sud Italia». Il presidente si è tra l‘altro particolarmente impegnato in questi mesi per trasferire alle istituzioni del territorio, dal prefetto ai responsabili delle forze di polizia, ai presidenti degli enti economici, il valore di un investimento che riporta la memoria a quando Terra di Lavoro era sede di molti dei più grandi gruppi industriali del Paese (e non solo), salvo poi a vederli allontanare o chiudere uno dopo l’altro nel giro di pochi anni. L’imprenditore ha chiesto particolare attenzione soprattutto sui problemi della sicurezza che in un’area delicata come quella casertana sono sempre di assoluta attualità: «Le risposte che ho ricevuto confermano che siamo tutti impegnati a sostenere gli investimenti attuali e quelli che verranno nel prossimo futuro», dice Traettino.