Caos aerei, Ue: martedì si torna a volare
Ma Londra avverte: in arrivo nuova nube

Materassini gonfiabili a Fiumicino (Ansa)
Materassini gonfiabili a Fiumicino (Ansa)
Lunedì 19 Aprile 2010, 09:29 - Ultimo agg. 15 Marzo, 21:48
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ROMA (19 aprile) - Da domani mattina alle 8 si torna a volare nei cieli d'Europa. Ma la Gran Bretagna avverte: in arrivo una nuove nube, si intensifica infatti l'attivit dell'eruzione del vulcano islandese Eyjafjallajvkull. Oggi apertura a singhiozzo per lo spazio aereo italiano. Dopo il via libera alle 7, appena due ore dopo l'Enac ha decretato un altro stop. Al caos si aggiunge così altra confusione e la beffa di chi era in attesa di imbarcarsi. 1100 i voli cancellati a Fiumicino (360) Malpensa (529) e Linate (285). In Europa hanno volato 8.700.



Enac: da domani alle 8 solo voli nazionale. L'Enac, ha precisato che riprenderanno innanzitutto i voli nazionali sulla direttrice da Nord a Sud e viceversa. Le revoca dello stop ai voli era stata annunciata dalla Ue sottolineando come la riapertura avverrà con gradualità e spetterà ai singoli Paesi assumere questa decisione.



Alitalia assicura piena regolarità dei voli nazionali per la giornata di domani compatibilmente con le indicazioni che perverranno da Enac. Stessa decisione anche da Meridiana fly.



Martedì 15% di voli in più in Europa. Lo prevede Eurocontrol, l'ente europeo per la sicurezza dell'aviazione civile, con un ritorno progressivo alla normalità a partire da giovedì prossimo. Mercoledì le ceneri saranno scomparse dallo spazio aereo Ue. Stando alle sue previsioni, già da domani si avrà un aumento dei voli del 10-15% rispetto a oggi e da mercoledì - ha aggiunto se ne potranno aggiungere un altro 15%.



Secondo vulcano in eruzione, era solo un errore tv. L'emittente pubblica islandese Ruv aveva lanciato l'allarme per il vulcano Helka. Ma in realtà aveva erroneamente mostrato immagini del vulcano Eyjafjallajokull, quello che ha provocatom lo stop nei cieli. La tv ha poi corretto, scusandosi, l'errore ed un portavoce dell'Ufficio metereologico islandese ha assicurato che non è stato registrato nessun movimento anormal del più famoso e temuto vulcano d'Islanda.



Nuovo stop dopo 2 ore di apertura. A causa di un peggioramento registrato nel corso della notte dal Bollettino MetOffice sul movimento delle ceneri trasportate dall'eruzione del vulcano islandese Eyjafjallajvkull, l'Enac ha disposto nuovamente e con urgenza la chiusura dello spazio aereo del Nord Italia, da quota 0 a quota 22.000 piedi, dalle 9 odierne alle 8 di martedì 20 aprile.



Eruzione meno sostenuta. Dalle prime ore di questa mattina il pennacchio si è ridotto da 4-5 chilometri a circa 3 chilometri. «Potrebbe essere un buon segnale in quanto l'eruzione è meno sostenuta, tuttavia è presto per essere ottimisti - osserva il vulcanologo Gian Filippo De Astis, dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv) - Può accadere che nelle eruzioni di questo tipo avvengano pulsazioni, ossia non si può escludere che nel condotto si aprano fratture che favoriscano l'arrivo al magma di acqua che potrebbe aumentarne l'esplosività».



Esperti islandesi: eruzione virtualmente cessata. Secondo l'ultimo bollettino della Vaac (Volcanic Ash Advisory Center), da Londra, l'eruzione di cenere dal vulcano Eyajafjallajokull «è virtualmente finita con solo piccole quantità di cenere che superano i 2 mila metri di quota».



Atterraggio d'emergenza in Norvegia. Paura per i 17 passeggeri di un volo della low cost Wideroe nel nord della Norvegia, che questa mattina ha dovuto effettuare un atterraggio d'emergenza per la rottura improvvisa di un motore, causata forse dalla nube di ceneri vulcaniche, secondo il quotidiano islandese Morgunbladid. L'aereo è stato costretto ad un atterraggio d'emergenza a Bodoe. «Si tratta di una procedura standard quando un motore non funziona», ha spiegato un portavoce della compagnia.



Ceneri sull'F16 belga della Nato. Nessun danno particolare all'F-16 della Nato, ma solo «segni di cenere sulla carlinga». È quanto ha spiegato il direttore di Eurocontrol, Bo Redeborn. La notizia del danneggiamento dello F-16 oggi era stata riferita al quartiere generale della Nato a Bruxelles da un alto ufficiale Usa, ma non è stata confermata ufficialmente da nessuna altra fonte Nato e minimizzata dall'Alleanza. Il direttore di Eurocontrol ha precisato che si tratta di un F-16 belga.



Stasera la nube visibile a Roma. Dai primi dati modellistici la nube è presente già da oggi nei cieli italiani con un picco previsto su tutta la penisola, e fino alla Grecia, tra martedì notte e la mattina mercoledì. «Uno strato è stato già individuato tra i 1.700 e i 3.400 metri di quota sulla Toscana», ha riferito Gelsomina Pappalardo, coordinatrice Progetto europeo Earlinet Istituto di Metodologie per l'Analisi Ambientale del Cnr di Tito Scalo (Potenza). «Entro stasera o domani al massimo la nube sarà visibile a Roma - ha aggiunto la Pappalardo - Molto dipende anche dalle condizioni meteo, ma secondo i nostri modelli a Roma sarà visibile già da stasera».



Le due ore di riapertura in Italia. A Fiumicino la macchina operativa per i voli diretti al nord si era rimessa in moto all'alba. Tra i primi voli decollati quelli per Linate, Genova e Venezia. Alle 9 la nuova chiusura tra le proteste dei passeggeri. Un aereo Air One per Catania è stato il primo volo partito, alle 7.10, da Malpensa. Poi via via sono decollati altri aerei, per Napoli, Palermo e Bari e un volo Alitalia per Il Cairo. A Linate, invece, è stato un volo Alitalia per Catania a decollare alle 7.10. Alle 9 è arrivata la beffa del nuovo stop ai voli. Alla richiusura dello spazio aereo Malpensa era affollato di migliaia di passeggeri convinti di poter partire nella giornata di oggi.



Come a Fiumicino e Malpensa, anche negli altri scali italiani c'è stata una "falsa partenza". A Genova, prima del nuovo stop erano partiti in tutto cinque aerei, quattro per Roma e uno diretto a Napoli e ne sono arrivati due, uno dalla capitale e uno dal capoluogo campano. Un unico volo è partito da Bolzano, un Air Alps per Roma. Da Ancona sono partiti soltanto un aereo Alitalia vuoto (era arrivato ad Ancona venerdì), diretto a Fiumicino, e un cargo.



Caos trasporti, i sindacanti rinviano lo sciopero. Im programma per venerdì è stato rinviato al 28 maggio quando si fermeranno treni, bus e metro.



In Europa confusione tra scali aperti e spazi aerei chiusi. La Svezia ha riaperto l’aeroporto Arlanda di Stoccolma per i voli a nord e ovest della capitale. Parziale riavvio del trasporto aereo in Romania e in Finlandia. In Romania sono riaperti dalle 9 locali (le 8 ora italiana) gli aeroporti di Timisoara e di Arad. In Finlandia riapriranno dalle 12 alle 18 locali (11-17 in Italia) gli scali di Turku e di Tampere. Il Belgio ha deciso di prorogare fino alle 20 la chiusura del proprio spazio aereo, così come la Germania, ma Francoforte e Monaco riapriranno alle 18. La Scozia riaprirà domattina alle 7, insieme all'Irlanda del Nord e alla parte settentrionale dell'Inghilterra, seguita forse dagli scali londinesi.



Lufthansa rimpatria 15mila passeggeri. La compagnia tedesca approfitterà di un'autorizzazione eccezionale per la partenza di 50 aerei a lungo raggio. Un'altra compagnia aerea tedesca, Air Barlin, reso noto da parte sua di aver ripreso oggi parzialmente i suoi voli, in particolare tra la Germania e l'isola spagnola di Maiorca che è molto frequentata da turisti tedeschi. Un primo volo Air Berlin proveniente da Maiorca è giunto oggi a Monaco alle 13.23 GMT (le 15.23 in Italia).



In Spagna tutto aperto. La Spagna ha accettato la richiesta del Regno Unito di agevolare il ritorno sul continente dei cittadini britannici rimasti bloccati in particolare negli Usa. «Lavoriamo da questa mattina per agevolare il rientro dal Nord America di 70mila residenti nel Regno Unito - ha detto il ministro dei trasporti Josè Blanco - Daremo tutte le autorizzazioni di traffico aereo che la Spagna è in grado di assorbire».



Oggi in Europa 8.700 voli. La no-fly zone ha incluso Belgio, Repubblica Ceca, Danimarca, Estonia, Finlandia, Germania, Ungheria, Irlanda, Olanda, nord dell'Italia, Polonia, Romania, Slovenia, Svizzera, parte dell'Ucraina e Gran Bretagna. Il 30% dei voli previsto oggi - riferisce Eurocontrol - «rappresenta il 50% del totale dell'area continentale. Il sud Europa, incluso Portogallo, Spagna, parti di Italia e Francia, l'area dei Balcani, Bulgaria, Grecia e Turchia, così come parti dell'Europa del nord (Norvegia e parti della Svezia) sono al momento aperti al traffico civile».



British Airways e Air France: voli di prova, nessun problema. Un portavoce di British Airways ha reso noto ieri sera che un volo di prova, con un Boeing 747, effettuato nel tardo pomeriggio non ha incontrato difficoltà attraversando la nuvola di cenere del vulcano islandese. Il quadrireattore, decollato da Heathrow aveva a bordo solo cinque persone, ed è atterrato nel tardo pomeriggio a Cardiff, in Galles, dopo circa tre ore sull’Oceano Atlantico. «Non è stata riscontrata alcuna anomalia» durante il primo test effettuato dalla compagnia Air France, con un Airbus A320 che è volato da Parigi a Tolosa (sud-ovest).



Air France: a rischio 500mila posti di lavoro. «Siamo davanti a una situazione inedita e imprevedibile. Peggio di così non può essere», ha affermato patron del gruppo Air France/Klm, Pierre-Henri Gourgeon nel corso di una conferenza stampa, parlando del caos nei trasporti aerei provocato dalle ceneri sprigionate dal vulcano islandese, aggiungendo che potrebbero essere a rischio 500.000 posti di lavoro in Europa. «In tempi normali - ha aggiunto - Air France assicura 70 andate e 70 ritorni di lungo raggio al giorno. Domani speriamo di averne 17 in ogni direzione, circa un quarto della nostra normale attività. È poco», ha detto ancora.



Lo stop ai voli costa all'Europa più di 375 milioni. In particolare, il mancato arrivo di turisti e uomini d'affari ha una ricaduta con una perdita di indotto turistico relativo all'accoglienza, allo shopping, agli spostamenti, alla cultura. sono i dati dell'Ufficio Studi della Camera di commercio di Monza e Brianza secondo cui per il sistema economico delle grandi aree metropolitane la perdita ammonta a più di 140 milioni di euro, distribuiti tra quella di Londra (57 milioni), Parigi (37 milioni), Francoforte (25 milioni), Amsterdam (20 milioni) e 15 milioni per l'area di Milano e della Lombardia.



Almunia: aiuti come dopo l'11 settembre. La Commissione europea, date le «circostanze eccezionali», sta pensando di utilizzare gli stessi strumenti di aiuto alle compagnie aeree che vennero usati all’indomani dell’11 settembre 2001. Lo ha detto il commissario alla concorrenza, Joaquin Almunia. «Date le circostanze straordinarie, pensiamo di reagire come reagimmo l’11 settembre. Quindi, se gli stati membri decideranno di aiutare le compagnie tramite aiuti di stato, faremo in modo di renderlo possibile».
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