Liberazione, cortei in tutt'Italia: tensione a Milano al passaggio della Brigata ebraica

Tante bandiere tricolori a Firenze per il 25 aprile (Foto Ansa)
Tante bandiere tricolori a Firenze per il 25 aprile (Foto Ansa)
Venerdì 25 Aprile 2014, 12:55 - Ultimo agg. 15:38
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Accese contestazioni durante il corteo del 25 aprile si sono verificate al passaggio della Brigata Ebraica e di altri manifestanti in Piazza San Babila a Milano. A protestare sono state varie associazioni anti-imperialiste e anti-sioniste e per la liberazione della Palestina. Momenti di tensione si sono verificati al passaggio delle bandiere ebraiche davanti a quelle palestinesi: al grido di «fascisti, fascisti» si sono reciprocamente insultati e la digos si è frapposta fra vari manifestanti che tentavano di spintonarsi. Alla fine non si sono verificati incidenti e la compagine vicina alla brigata ebraica si è allontanata fra un coro di «assassini assassini».



Qualche momento di tensione per uno striscione c'è stato, stamane, a Milano, in un quartiere popolare dove, nella stessa via, convivono una sede di Forza Nuova e una di Rifondazione Comunista.Intorno alle 11 un esponente del circolo politico di sinistra ha notato nella sede di Forza Nuova uno striscione contro il 25 aprile e tra lui e i presenti in quel momento nella sede di estrema destra sono volati degli insulti. Presto ai primi litiganti se ne sono aggiunti altri e nella via si è creato un capannello di persone che però non sono arrivate a contatto fisico. Le due sedi si trovano rispettivamente nei palazzi di via Palmieri 1 e via Palmieri 8 e già in passato tra i simpatizzanti degli opposti sostenitori c'erano stati battibecchi e insulti. La polizia ha inviato nella strada un piccolo presidio di forze dell'ordine per evitare le che la situazione potesse degenerare.



Anche Palermo ha celebrato la festa della Liberazione con la tradizionale deposizione di corone di fiori davanti ai cippi che ricordano i soldati della divisione 'Acquì trucidati dai tedeschi a Cefalonia. Presenti il vice sindaco Cesare Lapiana, il Presidente dell'Anpi Sicilia Ottavio Terranova, il generale di corpo d'armata dell'Esercito Corrado Dalzini, comandante della Regione Militare Sud e alcuni deputati, oltre ai partigiani sopravvissuti alla guerra. Al termine della manifestazione è partito dal Giardino Inglese un corteo che ha raggiunto piazza Verdi, davanti al Teatro Massimo. Qui si sono esibiti il coro della Polizia municipale, l'attrice Ivana Monti e il musicista Francesco Giuffrida.



Lo striscione «ieri partigiani oggi No Tav» è stato esposto al passaggio del corteo del 25 aprile, a Torino, da un gruppo di attivisti del movimento che si oppone alla realizzazione della Torino-Lione. «Chiara, Mattia, Claudio, Nicolò liberi», recita ancora lo striscione. Un riferimento ai quattro attivisti in carcere con l'accusa di terrorismo. Il gruppetto, sorvegliato a distanza da un ingente spiegamento di forze dell'ordine, ha anche scandito lo slogan «giù le mani dalla Val Susa» e sta ora seguendo il corteo del 25 aprile per le strade del centro del capoluogo piemontese.




«Bella ciao» risuona nella piazza principale di Pordenone, eseguita dalla banda cittadina al termine dei discorsi ufficiali. È stato il momento più importante della cerimonia, dopo le polemiche dei giorni scorsi per il divieto, poi rientrato, di eseguire il brano.
Assente il Prefetto, Pierfrancesco Galante, all'estero per una missione istituzionale programmata da tempo. La cerimonia, come dal 2006, è stata disturbata da un gruppo di cittadini, tra cui alcuni anarchici, durante i discorsi della Provincia di Pordenone, amministrata dal Centrodestra. Proprio per questo motivo, il presidente Alessandro Ciriani (Fratelli d'Italia) presidente della Provincia, era assente, come da tempo annunciato. Al suo posto il discorso è stato tenuto dal vice, Eligio Grizzo (Lega Nord) e accompagnata da bordate di fischi e richieste di dimissioni.




Hanno sfilato oltre 2000 persone a Cagliari al corteo organizzato per la Festa della Liberazione e partito alle 9,30 da piazza Garibaldi tra qualche goccia di pioggia, che non ha fermato i manifestanti. Tra la gente anche il presidente della Regione Francesco Pigliaru, (il suo predecessore Cappellacci non aveva mai partecipato alla manifestazione), il sindaco Massimo Zedda e numerosi rappresentanti di sindacati, associazioni dei partigiani, dei combattenti e dell'Anpi e numerosi cittadini con i bambini al seguito. È presente quest'anno una rappresentanza della Brigata Ebraica, fondata nel 1944 che partecipò alla Resistenza. Non si sono registrati incidenti,come invece accaduto a Roma.





Il presidente della Regione autonoma Valle d'Aosta, Augusto Rollandin, ha avuto un malore durante la cerimonia del 25 aprile in corso nel cimitero monumentale di Aosta. Rollandin- la cui giunta si è dimessa lunedì scorso - è stato soccorso dal senatore Albert Lanièce, che è medico, in attesa dell'arrivo di un'ambulanza.



L'auto del segretario di Forza Nuova Emilia-Romagna, Mirco Ottaviani, è stata danneggiata a colpi di pietra e spranga e le gomme forate con un punteruolo da un uomo con il volto coperto visto scappare da un vigilante in Piazza Malatesta, a due passi dalla centrale Piazza Cavour. Per Ottaviani è un «un raid della sinistra antagonista, come ipotizzato anche dalle forze dell'ordine che indagano». Oggi, Festa della Liberazione, non sono previste iniziative della formazione di estrema destra.
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