Inchiesta sul bus, spuntano mille revisioni fasulle

Inchiesta sul bus, spuntano mille revisioni fasulle
di Gian Pietro Fiore
Venerdì 18 Luglio 2014, 22:39 - Ultimo agg. 20 Luglio, 13:03
2 Minuti di Lettura

Segui Il Mattino su Facebook, clicca qui



​Inchiesta sulla strage del bus: la Procura di Avellino ha scoperto un vasto giro di false revisioni, effettuate in tutta Italia, ma immesse nel sistema informatico a Napoli.

Il terminale delle revisioni fasulle era Antonietta Ceriola, 63 anni, di Giffoni Sei Casali, dipendente della Motorizzazione Civile di Napoli, arrestata per la finta revisione dell pullman che, lo scorso 28 luglio, precipitò dal viadotto Acqualonga, provocando la morte di 40 persone. Stando agli accertamenti effettuati dagli investigatori, dal luglio del 2013 al marzo del 2014, sono emerse mille revisioni virtuali a pullman e altri mezzi pesanti che non hanno mai varcato il cancello della Motorizzazione partenopea. Non solo. Le nuove indagini hanno accertato che da diverse città d’Italia sono state inviate false certificazioni ad Antonietta Ceriola, assistente amministrativo dell’Ufficio revisioni di Napoli. Gli investigatori hanno accertato che tutte le false revisioni venivano inserite nel Ced con le credenziali della dipendente.

Intanto proprio ieri i giudici del Tribunale della Libertà di Napoli hanno confermato integralmente l’ordinanza di custodia cautelare emessa dal giudice per le indagini preliminari di Avellino, Antonio Sicuranza, nei confronti di Gennaro Lametta, titolare dell’agenzia “Mondo Travel”, nonché proprietario del bus della strage, e della stessa Antonietta Ceriola.

Leggi Il Mattino per tre mesi a soli 9.99€ - Clicca qui per la PROMO

© RIPRODUZIONE RISERVATA