Alitalia, accordo in extremis dopo tre giorni di braccio di ferro: 2251 esuberi, 616 restano in azienda

Alitalia, accordo in extremis dopo tre giorni di braccio di ferro: 2251 esuberi, 616 restano in azienda
Sabato 12 Luglio 2014, 09:52 - Ultimo agg. 13 Luglio, 01:20
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Accordo raggiunto anche se in sospeso per gli esuberi di Alitalia. Al termine di una trattativa durata l'intera giornata i sindacati Cisl-Uil e Ugl hanno accettato la proposta finale del governo, più volte modificata nel corso del negoziato e che all'ultimo momento ha visto scomparire l'utilizzo della Cig, strumento citato nel corso delle riunioni.



La Cgil si è invece presa tre giorni di tempo, ovvero fino all'arrivo in Italia dell'ad di Ethiad James Hogan quando occorrerà dare una risposta definitiva. Il testo modifica in parte quello diffuso ieri dal ministro Lupi che si era dato come ultimatum finale la giornata di oggi alle 11.



Tuttavia se i segretari di Cisl, Uil e Ugl sin da subito avevano espresso il desiderio di chiudere in giornata, la segretaria Cgil Susanna Camusso entrando al ministero aveva sottolineato di «non trovare traccia, di una significativa riduzione nel numero degli esuberi» spiegando come le trattative «hanno i loro tempi».



L'incontro subiva così una prima interruzione di due ore a pranzo nel quale il governo esaminava le controproposte dei sindacati e un nuovo stop di due ore e mezzo in cui l'esecutivo provvedeva a limare il testo, eliminando il ricorso alla Cig, prospettata per sbloccare lo stallo. In base alla proposta finale avanzata da Lupi quindi i 2251 esuberi iniziali si riducono a 1635.



Infatti 616 saranno ricollocati in Alitalia, mentre 681 saranno esternalizzati presso altre aziende con la certezza che questo accadrà entro il 31 dicembre 2014. Per i rimanenti 954 infine si aprirà la strada della mobilità mitigata dalla sperimentazione del contratto di ricollocamento.



Nel dettaglio dei 616 dipendenti che verranno ricollocati in azienda ci saranno 250 assistenti di volo in solidarietà, 200 che andranno a sostituire i contratti a tempo determinato, a questi si aggiungeranno pensionamenti e dimissioni volontarie. I 681 dipendenti esternalizzati saranno distribuiti nella manutenzione nel settore It e altri nel servizio di fornitura dei fornitori di Alitalia e AdR.



Infine ci saranno 100 piloti e 100 ingegneri che andranno ad Etihad.
Tutti questi 681 esternalizzati andranno in mobilità tecnica.