Segui Il Mattino su Facebook, clicca qui
Non ci sono rifiuti radioattivi nella Terra dei fuochi. Lo confermano i dati diffusi ieri dopo l’incontro del comitato istituito a marzo e modificato a giugno, guidato dal Capo del Corpo Forestale dello Stato Cesare Patrone. Nei siti classificati a livello di rischio “3” (rischio medio) e “5” (rischio alto), per una superficie complessiva di 113 ettari, non è stata, infatti, riscontrata alcuna presenza di sostanze radioattive. Ci sono, però, sei ettari fortemente inquinati su 29 classificati con un livello di rischio “4”: su questi non si può coltivare.
Quasi una buona notizia, ma attenzione a non dare per risolto il dramma della Terra dei Fuochi: molti restano i problemi ancora aperti, a partire da quello degli accertamenti sanitari sul quale il governo è in pressing sulla Regione.
Clicca qui e segui Il Mattino su Facebook!