Napoli, lo sfregio alla chiesa del '300: dopo le scritte spray anche i manifesti

Napoli, lo sfregio alla chiesa del '300: dopo le scritte spray anche i manifesti
Martedì 2 Settembre 2014, 17:48 - Ultimo agg. 17:50
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Ancora uno scempio nei confronti di un tesoro d'arte a Napoli. Ad essere ulteriormente oltraggiata è la chiesa di Sant'Eligio a Piazza Mercato.



«Un altro scempio al quartiere e alla città tutta», è il commento amaro di Gianfranco Wurzburger, segretario organizzativo Pd, nell’osservare questa mattina l’ennesimo oltraggio alla monumentale chiesa trecentesca di S. Eligio.



«Il monumento – spiega l’esponente del Pd – come già più volte in passato, è stato vandalizzato da writers, ma questa volta c’è una firma chiara e leggibile. Per questo abbiamo segnalato il fatto alla Compagnia Stella dei Carabinieri».



La denuncia di Wurzburger è stata, infatti, chiara e circostanziata. «Il manifesto che imbratta le mura del capolavoro trecentesco non è come spesso capita opera di ignoti; è quello di una scuola calcio che ha riferimenti ben precisi: c’è nome, numero telefonico. Sappiamo a chi far riferimento, sappiamo chi è l’autore del gesto vandalico. Come è possibile – si chiede Wurzburger – che proprio chi dovrebbe insegnare il rispetto delle regole sia il primo a violarle? Come è possibile che proprio coloro ai quali affidiamo i nostri figli perché crescano secondo i principi più sani del rigore e dell’educazione alla legalità siano i primi a violare tali principi?».



Wurzburger annuncia battaglia. «La scorsa settimana abbiamo incontrato l’assessore alla Cultura del Comune proprio per rilanciare questa parte della centro storico come Montmartre napoletana. Non è possibile fermarsi qui. Conosciamo il nome dell’associazione e andremo avanti: violare i monumenti significare violare il nostro patrimonio: la vera e principale risorsa per Napoli; patrimonio che dovremmo insegnare ai nostri figli a tutelare».
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