Teatro Grande di Pompei, caos biglietti omaggio. L'accusa del sindaco: «Studenti e anziani mandati a casa»

Teatro Grande di Pompei, caos biglietti omaggio. L'accusa del sindaco: «Studenti e anziani mandati a casa»
Giovedì 18 Settembre 2014, 22:07 - Ultimo agg. 19 Settembre, 11:42
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«È una indecenza, il popolo fuori le autorità dentro, è un affronto alla città, ritirerò il patrocinio e il logo dall'immagine di questa manifestazione e potrei anche citare gli organizzatori per danni d'immagine». Il Sindaco di Pompei Ferdinando Ulliano rovina la festa de «La Bohème» accusando la fondazione «Luigi Carnovale» e l'Associazione onlus Sviluppo Sinfonico Siciliano, organizzatori del festival che stasera ha debuttato, di aver promesso 300 ingressi (250 a studenti e 50 ad anziani di Pompei) poi negati poco prima dello spettacolo.



I ragazzi sarebbero stati costretti a tornare a casa. «Si ripete quello che avvenne per lo spettacolo di Siani (che fu annullato nel luglio del 2013 per troppi ingressi di favore, ndr) ma stavolta il sindaco è dalla parte dei cittadini» ha detto il primo cittadino pompeiano.



Con i grandi eventi negli Scavi tornano immancabilmente le polemiche. Il sindaco aveva chiesto 250 biglietti da distribuire ad anziani e studenti, eliminando quindi qualsiasi privilegio alle autorità. All'ingresso, le sue richieste sono state disattese. Una lunga lista di accrediti «istituzionali» e niente posti per anziani e studenti.



Polemiche fuori, applausi dentro: solo in parte rovinata la festa al Teatro Grande per La Bohème« che ha riaperto con successo l'arena pompeiana alla lirica: colpa di quei 300 ingressi promessi dagli organizzatori e poi negati a studenti ed anziani di Pompei già nel pomeriggio, quando si era capito di essere vicini all'over booking in vista di quello che era stato presentato come un grande evento mondano oltre che artistico.
Ingressi che il sindaco di Pompei aveva diffuso presso le scuole così come invitato era stato un gruppo di studenti dei conservatori campani. Alla fine un nutrito gruppo dei ragazzi più ostinato è riuscito ad entrare per applaudire il maestro Alberto Veronesi e il popolare tenore Vittorio Grigolo, ma la parziale soluzione dell'ultimo minuto non ha smorzato l'ira del sindaco:
«E' una indecenza, il popolo fuori le autorità dentro, è un affronto alla città, ritirerò il patrocinio e il logo di questa manifestazione e potrei anche citare gli organizzatori per danni d'immagine».



Ferdinando Ulliano attacca la fondazione Luigi Carnovale e l'Associazione onlus Sviluppo Sinfonico Siciliano, organizzatori del festival: che stasera ha debuttato e che il 20 settembre proporrà Carmen balletto sulle musiche di George Bizet, prima di dare appuntamento all'estate prossima con sette date ed eventi internazionali che dovrebbero mettere in competizione il teatro pompeiano con l'arena di Verona.
«Si ripete quello che avvenne per lo spettacolo di Alessandro Siani (che fu annullato nel luglio del 2013 per troppi ingressi di favore,ndr) ma stavolta il sindaco è dalla parte dei cittadini».



La Soprintendenza prende intanto le distanze dall'accaduto con una nota emessa a spettacolo ancora in scena: »fin dall'inizio abbiano accolto con piacere l'invito del Maestro Veronesi allo scopo di riaprire il Teatro Grande alla cultura internazionale. Nel mostrare il rammarico per i disguidi verificatisi la Soprintendenza sottolinea di non essere stata messa, in alcun modo, al corrente delle modalità con cui sono stati distribuiti gli inviti. Alla luce di quanto verificatosi si impegna ad irrigidire le procedure organizzative delle future rappresentazioni per evitare futuri episodi del genere. All'interno del teatro intanto trionfo per il maestro Veronesi e l'Orchestra e il Coro del Teatro Massimo Bellini di Catania, ad applaudirli anche il sindaco Enzo Bianco.
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