Sono ancora senza una sede gli studenti dell'istituto Marconi di Giugliano. La data di consegna del 28 febbraio della struttura alternativa non è stata rispettata e così gli alunni si ritrovano ancora a fare turni pomeridiani negli altri quattro istituti superiori della città.
A gennaio fu assicurato, da parte dell'amministrazione comunale e di Città metropolitana, a docenti e studenti che dall'1 marzo villa Gallo, l'edificio di via aviere Mario Pirozzi, sarebbe stato pronto e dunque agibile. Ad oggi non è ancora così. Su una parte dell'edificio sono ancora in corso lavori e sull'altra si starebbero completando adempimenti burocratici. In ogni caso, villa Gallo, ex caserma della Guardia di finanza, non sopperirà alle esigenze dei circa 1400 studenti dell'istituto professionale.
L'edificio, infatti, avrà a disposizione 22 aule a fronte delle 54 necessarie.
Il caso «Marconi», oltre che riguardare i diretti interessati, è anche oggetto di polemiche politiche. «Ormai ci stiamo abituando alle chiacchiere di questa amministrazione - tuona il consigliere di minoranza Luigi Sequino -. Dopo l'Imu, lo stadio, i loculi, ora anche il Marconi. Il sindaco e il consigliere metropolitano Pezzella a gennaio sbandieravano che per il 28 febbraio gli studenti avrebbero avuto una sede alternativa (senza contare che sarà ancora insufficiente e quindi una soluzione a metà). E dire che Pirozzi prima di essere sindaco era consigliere metropolitano. Questa vicenda del Marconi avrebbe dovuto conoscerla bene e invece questa amministrazione si conferma di sprovveduti».
I rappresentanti d'istituto ieri hanno avuto un incontro con la dirigente scolastica per chiedere aggiornamenti. Resta il nodo della seconda sede necessaria che sarebbe stata individuata in un edificio in via Spazzilli, dove sarebbero disponibili 18 aule. Ma fino a quando non verrà dato il via libera e saranno terminate tutte le procedure, i ragazzi saranno presumibilmente ancora costretti ai doppi turni a villa Gallo e non si esclude che alcune classi debbano fare turni pomeridiani negli altri istituti superiori. Una situazione questa del Marconi che va avanti da settembre, da quando Città metropolitana dichiarò inagibile la sede storica di via Basile (da sottoporre a lavori di ristrutturazione), e che potrebbe trascinarsi fino alla fine dell'anno scolastico. Gli studenti hanno più volte denunciato, anche attraverso manifestazioni di protesta, i disagi derivanti dalla frequenza pomeridiana e l'impossibilità a usufruire di laboratori nelle scuole dove sono ospiti.