Sparatoria a Marigliano nel fortino 219: due feriti in ospedale, un filo lega i due agguati

Il raid nel cuore della notte, grave il primo dei ricoverati a Nola

Sparatoria a Marigliano nel fortino 219
Sparatoria a Marigliano nel fortino 219
di ​Carmen Fusco
Domenica 17 Settembre 2023, 23:00 - Ultimo agg. 19 Settembre, 07:27
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Uno ferito gravemente all’inguine ed all’addome l’altro alla gamba. Il primo è di Marigliano ed il secondo di Casavatore: entrambi sono stati raggiunti dai proiettili di un’arma da fuoco ed entrambi sono ricorsi alle cure del pronto soccorso dell’ospedale Santa Maria della Pietà di Nola dove sono arrivati però in orari differenti, a poco meno di tre ore di distanza. Troppe analogie per far pensare ad una coincidenza: ed infatti non ci credono i carabinieri del nucleo operativo e radiomobile di Castello di Cisterna.

Le bocche sono cucite mentre le indagini procedono a ritmo serrato ma prende corpo la tesi che i due casi possano essere collegati e che le due vittime possano essere finite nelle maglie di un agguato organizzato per motivi che al momento restano misteriosi oppure avvolti da un assoluto riserbo. A finire sotto tiro, in ogni caso, sono stati un pregiudicato di 49 anni di Marigliano ed un uomo di 45 anni residente, invece, a Casavatore. Ed è a Marigliano, al civico 1 di via San Rocco nel cuore del quartiere Pontecitra che sono accorsi i militari dell’Arma per il ferimento dell’uomo le cui condizioni restano particolarmente gravi, tanto da far temere per la sua vita.

L’intervento dei carabinieri è avvenuto mezz’ora dopo la mezzanotte mentre l’altro ferito è arrivato nel presidio sanitario di Nola intorno alle 3 della notte tra sabato e domenica. Accompagnato dalla moglie, le sue condizioni non destano particolari preoccupazioni.

Nell’attesa di scrivere il capitolo finale del giallo del rione costellato dai palazzoni costruiti con i fondi della legge 219 del 1981, si sarebbe già appurato che i due uomini fossero entrambi insieme con le compagne. Un sabato sera di relax che per poco non è sfociato in tragedia? I carabinieri del nucleo operativo e radiomobile di Castello di Cisterna con i colleghi della stazione di Marigliano mettono insieme tutti gli elementi utili per fugare dubbi ed ombre. Si cercano i frames di qualche telecamera di video sorveglianza che magari potrebbe restituire preziosi indizi per ricostruire la scena del crimine e si ascoltano anche i familiari delle due vittime, a cominciare dalle donne che erano con loro. Ma si cerca anche di capire quali interessi avessero in comune i due uomini feriti ed a chi, eventualmente, avrebbero pestato i piedi. Domande che gli investigatori rivolgeranno all’uomo di Casavatore le cui condizioni di salute gli permetterebbero di fornire chiarimenti. Diversa la situazione dell’altra persona ferita che combatte tra la vita è la morte nel reparto di terapia intensiva del Santa Maria della Pietà. Ad aggiungere mistero al mistero anche il fatto che, in zona ed in città, nessuno sembra essersi accorto di nulla: omertà o cosa?

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Le prossime ore saranno sicuramente d’aiuto a dipanare dubbi ed interrogativi ma intanto il caso, a prescindere dalle circostanze e dai moventi, accende un vero e proprio faro sull’emergenza criminale che investe numerose zone periferiche dell’area metropolitana di Napoli dove al degrado strutturale troppo spesso si aggiunge un decadimento sociale che mette sotto scacco intere comunità e che da un lato genera prepotenza e violenza, dall’altro isolamento e paura. Non solo Parco Verde.

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