Deiulemar, la curatela attacca le banche: «Nessun controllo sui conti correnti»

Deiulemar, la curatela attacca le banche: «Nessun controllo sui conti correnti»
di Teresa Iacomino
Martedì 26 Gennaio 2016, 09:37
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TORRE DEL GRECO. La curatela della Deiulemar compagnia di navigazione, la società armatoriale fallita nel maggio del 2012 e nella quale quasi tredicimila persone hanno investito oltre 720 milioni di euro, attacca le banche. «Nessun controllo sui conti gestiti dall’ex amministratore unico, Michele Iuliano»: questa l’accusa mossa nei confronti degli istituti di credito da Giorgio Costantino, Vincenzo Masciello e Antonella De Luca. 

I tre curatori fallimentari hanno promosso una causa partendo con la Banca di Credito Popolare, presso la quale il «capitano» Michele Iuliano aveva aperto cinque conti correnti: «Sui quali negli anni - afferma Pino Colapietro, rappresentante locale di Noi consumatori - sono transitati almeno 80-90 milioni di euro. Contanti e assegni che, nonostante la mole di movimenti, non hanno mai destato alcuna preoccupazione da parte dei vertici, che infatti non hanno mai presentato alcuna segnalazione alla Banca d’Italia».

La curatela fallimentare chiede alla Banca di Credito Popolare 80 milioni di danni a nome e per conto di tutti i creditori, a cominciare ovviamente dagli obbligazionisti, che a tre anni e mezzo dal crac multimilionario ancora non hanno visto un euro di risarcimento. La prima udienza si è tenuta la scorsa settimana, ma già si è registrato un primo intoppo: «La causa - spiega ancora Pino Colapietro - è stata aggiornata per un’eccezione sollevata dal giudice delegato De Lorenzo, lo stesso che si sta occupando tra le altre cose dell’aspetto legato alla società di fatto ritenuta composta dal defunto ad Michele Iuliano e dagli altri armatori coinvolti a vario titolo nell’inchiesta sul fallimento della Deiulemar. Proprio per questo De Lorenzo ha chiesto al presidente del tribunale di Torre Annunziata Bobbio se è da ritenersi incompatibile o se invece può continuare a portare avanti il caso. Ora siamo in attesa di conoscere la risposta per capire in che modo riprenderà la causa».

Nel frattempo gli obbligazionisti sono pronti, dopo due manifestazioni di protesta che si sono tenute a Roma contro Banca d’Italia e Consob, a tornare nella Capitale per una nuova iniziativa. Proprio per questo domani mattina una delegazione di investitori incontrerà in piazza Santa Croce il sindaco: l’obiettivo dell’incontro è strappare all’amministrazione comunale la promessa di mettere a disposizione un pullman in modo che si possa raggiungere Roma tutti insieme. 

Resta ancora un’incognita invece il possibile primo rimborso a favore di tutti gli obbligazionisti. Annunciata prima di Natale una cifra pari allo 0,6 per cento di quanto compete ad ogni creditore, per ora - da quello che si evince dal sito internet del fallimento Deiulemar compagnia di navigazione - soltanto il 47 per cento degli aventi diritto ha ultimato le procedure per ricevere sul conto corrente il piccolo rimborso, inserendo on line le proprie credenziali e in particolare l’Iban dove sarà effettuato l’accredito.
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