«Dall'Imu alla tassa sui rifiuti, pioggia di cartelle pazze a Napoli»

La denuncia dell'avvocato Pisani: attenzione, tanti errori

L'avvocato Angelo Pisani
L'avvocato Angelo Pisani
di Antonella Ambrosio
Venerdì 22 Dicembre 2023, 19:11 - Ultimo agg. 19:16
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La scena è quella di un albero di Natale festosamente decorato, ma invece dei tradizionali regali sotto di esso, ci sono delle cartelle esattoriali, consegnate da un babbo Natale, tutt’altro che buono. 

Indirizzo di spedizione i cittadini del comune napoletano, destinatari di oltre 350mila pretese di pagamenti prestampati e minacce di azioni esecutive, per la tassa sui rifiuti, imu  e violazioni del Codice della Strada. La denuncia arriva da Angelo Pisani, presidente dell’associazione Noi Consumatori, dopo i dati resi noti da Napoli Obiettivo Valore, la nuova società di progetto che affianca il Comune di Napoli nella gestione delle entrate tributarie. Nonostante tutti i disservizi, gli errori, le omissioni della macchina politica e la grave disparità di trattamento rispetto ad altri sistemi di riscossione, improvvisamente si richiede ai napoletani il pagamento di circa 300 milioni di euro, pena pignoramenti ed ipoteche. Il tutto senza un minimo di assistenza, informazioni adeguate e trasparenza. Si ritorna, dunque, a sprofondare nell’incubo delle cartelle pazze, con il nuovo sistema di riscossione in grado di far rimpiangere la tremenda Gestline/Equitalia, che almeno era sottoposta ad una sorta di vigilanza e pseudo normativa nazionale. Il tutto nelle mani di Napoli Obiettivo Valore (Nov), figlia di un contratto di partenariato pubblico-privato di durata decennale tra Municipia Spa (società del Gruppo Engineering, «leader nella digitalizzazione dei processi per Pubbliche amministrazioni e aziende») alla quale fa capo la medesima Nov e il Comune di Napoli. 

Dalla parte dei cittadini scendono in campo avvocati e commercialisti, che anche a Natale saranno attivi e difenderanno i diritti di tutti i contribuenti per pretendere trasparenza, correttezza, giustizia, vero contraddittorio e buona fede, come sottolineato da Pisani, anche dalla nuova società di riscossione. Trasparenza prima di tutto, perché a leggere le cronache si ci trova dinanzi a Intimazioni di pagamenti criptiche, condite di sanzioni, spese ed interessi con importi e pretese spesso prescritti e prive di qualsivoglia motivazione, ma ugualmente pregiudizievoli e violenti. Atti che possono arrivare via pec, per chi ha la posta elettronica certificata, o tramite  posta a cui solo velocemente  è possibile opporre ricorso, per chiedere tutela dei diritti dei contribuenti. Angelo Pisani, spiega nel dettaglio la valenza criptica delle nuove cartelle. Negli avvisi ci sono pretese prescritte, importi oggetto di decadenza, crediti per atti non regolarmente notificati. Si evincono, poi, casi di  persone a cui è arrivato un avviso di riscossione per la Tari, calcolata su una metratura sbagliata, nonostante le richieste di autotutela al Comune rimaste lettera morta. Ancora: avvisi per multe o tasse già pagate con aggiunta di  
Interessi di mora e sanzioni. 

Da poche centinaia di euro, nei nuovi avvisi si arriva anche a richieste di quasi 1000 euro.

Per non parlare delle società o aziende coinvolte che stanno ricevendo a pioggia accertamenti riguardo Imu, Tari e contravvenzioni su auto intestate alle ditte stesse o ai Leasing. Situazioni che fanno addirittura rimpiangere la vecchia cartella esattoriale. Nelle nuove, infatti, si rivela un misto di confusione per i contribuenti che non riescono subito a capire il motivo ed il calcolo della pretesa, né a riconoscere il documento che si trovano davanti. Lo stesso bollettino, che prima era presente e chiaramente individuabile, adesso non si vede se non si scansiona il Qr code del documento. Atti definiti così incomprensibili che la maggior parte dei contribuenti, salvo che non siano esperti professionisti o addetti ai lavori, anziché pensar al Natale deve immediatamente  rivolgersi ad avvocati o commercialisti per capire se la pretesa sia dovuta o meno. La legge prevede sessanta giorni per presentare  un ricorso  alla Commissione tributaria, o 20 giorni al Giudice ordinario, secondo la natura del credito. Un ulteriore aggravio di soldi per chiedere giustizia che proietta i contribuenti in un Natale dunque a fare i conti e quindi da dimenticare.

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«Questo è per noi il Patto con Napoli, avevano dichiarato mesi fa il sindaco Manfredi e l’assessore al Bilancio dell’amministrazione di Palazzo San Giacomo, Pier Paolo Baretta». Una  svolta per la città che ha una delle percentuali di riscossione più basse a livello nazionale,  situazione che sempre secondo Pisani, sicuramente non per colpa dei contribuenti ma per mala gestione ed errori della politica. Ad oggi solo  il 27% delle tasse riscosse, con un debito pro capite più alto d’Italia, ma prima di riscuotere va garantita e tutelata la vita ed i diritti dei cittadini. Il Comune spera in un incremento delle entrate di oltre 1 miliardo di euro, oltre ad un incremento strutturale della sola riscossione ordinaria di Imu e Tari, per oltre 70 milioni di euro. A questo va aggiunto il rischio che nel frattempo i nuovi atti convivranno con quelli prodotti dall’Agenzia delle Entrate, che deve ancora notificare i vecchi provvedimenti.

«Un triste e criptico regalo del Comune - ribadisce Pisani - che per tentare di recuperar anche somme prescritte ed immotivate viola il clima natalizio e rende triste ed amaro il futuro per molti cittadini, ridotti alla fame e senza neanche la possibilità di poter capire come pagare o rateizzare un debito giusto». L’avvocato Pisani denuncia senza mezzi termini l’ingiustizia in atto e soprattutto la disparità di trattamento con chi ha potuto pagare vecchi debiti regolari con Agenzia della riscossione ex Equitalia, tramite rateizzi e rottamazione, rispetto a chi oggi deve correre ai ripari perché il comune per sua scelta non ha iscritto a ruolo o preteso prima i pagamenti. Oltre centomila famiglie  napoletane rischiano così un triste e tragico Natale, dovendo scegliere tra regali o pagare vecchie tasse, vista la criticità delle intimazioni e la violenza psicologica generata. Il presidente dell’
associazione Noi Consumatori chiede alle istituzioni ed alla politica rispetto dei fondamentali diritti dei cittadini, alla luce delle passare esperienze e per evitare disastri e tragedie annunciate, laddove appare evidentemente impossibile per molti far fronte a questa valanga di richieste di pagamenti. La richiesta immediata di Pisani,  è quella di fermare tutto con una sospensione dei termini di prescrizione, per la salvezza dei diritti dei cittadini e la serenità delle famiglie.

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