I medici del Monaldi «Temiamo che la morte di Irene diventi un deterrente per le donazioni»

Il Monaldi
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di Marisa La Penna
Sabato 13 Febbraio 2016, 17:42
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C'è dolore sincero nel reparto del Monaldi finito sotto acusa per la morte della piccola Irene. All'indomani dei risultati della perizia necroscopica che parlano di "crisi di rigetto" nella cardiochirurgia pediatrica c'è un'atmosfera di cupa tristezza. Intanto si lavora accanto a un bambino di dodici anni che a gennaio ha ricevuto un cuore nuovo.
E' ancora attaccato alla macchina e medici e infermieri si danno un gran da fare perchè tutto possa procedere per il meglio affinchè il giovanissimo paziente possa lasciare l'ospedale.
Intanto altri sette bambini sono in lista di attesa. Al piano superiore, invece, dove c'è la cardiochirurgia per gli adulti la lista di attesa per un trapianto è arrivata a cinquanta unità.
«Il nostro timore - spiega un medico del reparto - è che notizie come quella della piccola Irene possano rappresentare un deterrente per le donazioni. Già la Campania è maglia nera su questo fronte. Ed abbiamo troppe vite che aspettano di poter guardare al futuro con un organo nuovo».
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