Tentata estorsione a Clementino: tre arresti. Il rapper costretto a collaborare con un neomelodico

Clementino con il suo presunto estorsore
Clementino con il suo presunto estorsore
di Nello Fontanella - Carmen Fusco
Mercoledì 4 Maggio 2016, 08:14 - Ultimo agg. 5 Maggio, 12:02
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PALMA CAMPANIA -  La Squadra Mobile di Napoli ha eseguito stamani tre ordinanze di custodia cautelare ai domiciliari, emesse dalla Procura della Repubblica di Nola, nei confronti di tre soggetti ritenuti responsabili in concorso tra loro di tentata estorsione ai danni del noto cantante rapper Clementino. Uno dei tre, cantante neomelodico, voleva a tutti i costi una collaborazione artistica con Clementino. Voleva in pratica incidere un pezzo con l'artista di Camposano per accrescere la sua popolarità. Al rifiuto sono scattate le azioni  di minacce, estese anche ai familiari di Clementino e componenti del suo staff. Dopo articolate indagini coordinate dalla Procura di Nola, sono scattate stamani gli arresti ai domiciliari.

Il rapper Clementino, comunque, non ha mai avviato la collaborazione artistica con il neomelodico, Vincenzo Carbone, 20 anni, che canta con il nome di Enzo Di Palma. Per Carbone, e le altre due persone coinvolte nel tentativo di estorsione, sono stati disposti gli arresti domiciliari

Le tre persone arrestate oggi, padre e due figli, avevano - secondo quanto riferisce la Procura di Nola  - anche minacciato il cantante di sequestro, e speronato l'auto sulla quale viaggiava con il proprio staff, nel tentativo di convincerlo alla collaborazione artistica con il più giovane di loro. I tre, Vincenzo Carbone (20 anni), il cantante che voleva avviare la collaborazione con Clementino, insieme con suo padre Massimo (53 anni) ed il fratello 26enne Luigi, secondo quanto ricostruito nel corso delle indagini coordinate dalla Procura di Nola, e svolte dalla Squadra Mobile di Napoli, al diniego del rapper di incidere un brano con il neomelodico, lo avevano ripetutamente minacciato.

Minacce rivolte anche al padre e allo zio factotum di Clementino, oltre ad alcuni componenti dello staff. Telefonicamente i tre avevano più volte minacciato Clementino e i familiari, affermando anche che lo avrebbero sequestrato nel caso in cui non avesse ceduto alla collaborazione artistica. Gli inquirenti hanno anche accertato un tentativo di speronamento dell'auto sulla quale viaggiavano Clementino e il suo staff avvenuto a novembre del 2015, da parte dei Carbone, e successivamente il rapper aveva anche subito un parziale incendio della propria autovettura. Gli arrestati sono stati rintracciati nelle proprie abitazioni a Palma Campania dai poliziotti della Squadra Mobile di Napoli e posti agli arresti domiciliari.

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