Malati a terra, vescovo di Nola attacca:
«Colpa istituzioni, non dell'ospedale»

Malati a terra, vescovo di Nola attacca: «Colpa istituzioni, non dell'ospedale»
Lunedì 9 Gennaio 2017, 21:17
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«Le colpe partono dai vertici delle istituzioni e del sistema sanitario, che non vedono le enormi difficoltà dell'ospedale di Nola nel rispondere con pochi mezzi a una platea di circa 500mila cittadini. La politica non agisca, a danno avvenuto, con soluzioni buone solo a strappare un titolo di giornale». Così il vescovo di Nola, Beniamino Depalma, che dopo le polemiche sui malati curati per terra ha visitato l'ospedale cittadino.

«Sono vescovo qui da 17 anni e da 17 anni la politica fa le stesse promesse: reparti nuovi, personale, barelle. Poco o pochissimo è stato realizzato. Sono state necessarie immagini pubblicate sui social network per risvegliare le coscienze della politica nazionale e regionale. Tuttavia, non intendo partecipare al triste gioco della criminalizzazione dei medici di questa struttura di Pronto soccorso. Li ho visti salvare troppe vite umane per arrivare alla conclusione che sia loro la colpa delle scene che abbiamo visto», ricorda monsignor Depalma. «Le colpe partono dai vertici delle istituzioni e del sistema sanitario, che non vedono le enormi difficoltà dell'ospedale di Nola nel rispondere con pochi mezzi a una platea di circa 500mila cittadini. La politica non agisca, a danno avvenuto, con soluzioni buone solo a strappare un titolo di giornale. Lavorino insieme, amministratori pubblici, manager e medici per risolvere in modo strutturale problemi che vengono rinviati sulla pelle dei cittadini e dei malati», è l'appello del vescovo di Nola.
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