Nella notte più di quaranta colpi di mitra sono stati sparati contro una caserma dei militari. Secondo quanto si apprende, ad agire sarebbe stato un commando di quattro persone: «Ragazzi molto giovani». Le indagini sono in corso. Il raid è avvenuto contro la stazione dei carabinieri di Secondigliano a Napoli, zona già scenario di una sanguinosa faida per il controllo delle piazze di spaccio.
Il generale Antonio De Vita, comandante provinciale dell'Arma, afferma: «Non ci facciamo intimidire. L'azione di questa notte dimostra che la presenza dell'Arma sul territorio è incisiva e che le continue martellanti operazioni di polizia giudiziaria danno fortemente fastidio e continueranno in maniera sempre più marcata». È il comandante a rivelare che, «con molta probabilità, a sparare sono stati ragazzi molto giovani, ai quali dico - aggiunge De Vita -: deponete le armi, la vita non è un videogioco o uno slogan sui social».
La «vicinanza» del Comandante generale dell'Arma dei carabinieri e la propria è stata espressa ai militari della stazione di Secondigliano, a Napoli - il cui edificio è stato colpito la notte scorsa con raffiche di mitra - dal generale Giovanni Nistri, comandante interregionale carabinieri Ogaden che li ha incontrati nella stazione. Nistri ha ribadito che i carabinieri, «come confermato dagli stessi militari della stazione, non si faranno intimidire da questo efferato atto».
L'attacco è peraltro avvenuto a distanza di due giorni da un altro agguato armato messo a segno nel quartiere. In pieno giorno un gruppo di malviventi ha sparato contro un furgone portavalori e ferito una guardia giurata (link), per poi fuggire con il bottino tra la folla terrorizzata. Numerosi i colpi di fucile e pistola esplosi anche durante l'inseguimento.