San Paolo, D'Alessio rassicura:
tutt'ok, De Laurentiis si fida di me

San Paolo, D'Alessio rassicura: tutt'ok, De Laurentiis si fida di me
di Federico Vacalebre
Domenica 26 Giugno 2016, 11:10 - Ultimo agg. 17:34
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La foto del prato bruciato ha colpito anche lui, tanto che, dopo aver verificato che cos'era successo con il suo staff e un agronomo di fiducia, ha deciso di chiamare il presidente del Napoli: «Sono al mio quarto San Paolo e non voglio rinunciare certo a uno spazio come questo, ma, innanzitutto, sono un tifoso del Napoli», sintetizza Gigi D'Alessio.

E com'è andata la chiacchierata con De Laurentiis?
«Bene, ho trovato Aurelio disteso, non certo allineato con certi toni catastrofisti che questa vicenda sta alimentando in chi vorrebbe vietare lo stadio ai concerti. Ma è impossibile: se San Siro e l'Olimpico sono concessi regolarmente, non si spiegherebbe perché a Napoli non si può fare».

Torniamo alla telefonata?
«Da professionista del palcoscenico, da manager di me stesso, ho rassicurato il presidente: credo che il prato abbia solo bisogno di un po' di tempo per riprendersi, ma, in ogni caso, abbiamo firmato un contratto, stipulato un'assicurazione: il manto erboso tornerà allo stato di prima».

Si rischia una guerra tra agronomi, il vostro e quello della Lega calcio?
«Non so, vedremo che cosà dirà il tecnico atteso oggi. A me assicurano che il terreno sotto la protezione e sotto il peso del palco ha bisogno di aria, acqua e tempo per riprendersi, altrimenti, lo ripeto, provvederò di tasca mia. Il problema vero, però, non è usare il San Paolo per la musica, ma che si usa troppo poco: l'anno scorso Vasco e Jovanotti, quest'anno addirittura solo io. A Milano, San Siro, gli organizzatori di Pausini, Pooh, Modà, Springsteen, Rihanna, Beyoncé possono mettere un tot a testa e alla fine rifare il prato. A Roma, Olimpico, sarebbero bastati i quattro show di Vasco Rossi».

E quindi?
«E quindi servono più concerti, e garanzie di professionalità. Io le mie le ho date, quando ho chiesto la concessione dello stadio ho sentito personalmente De Magistris e De Laurentiis proprio per questo. Aurelio, lo ripeto, non mi sembra preoccupato, tanto che abbiamo parlato anche di calciomercato: sa che per il primo agosto, come ho promesso, l'erba verde sarà pronta per Higuain e compagni: anzi mi ha invitato per quella data alla presentazione della squadra».

Torna al San Paolo allora?
«Purtroppo no, mi avrebbe fatto piacere, ma sarò a Rio de Janeiro, invitato a rappresentare l'Italia alle Olimpiadi. Il presidente mi ha chiesto di organizzare un collegamento in diretta, vedremo. Forza Napoli, intanto».
Lo show del San Paolo diventerà un disco dal vivo, un dvd?
«Mi piacerebbe pensare a un dvd, ho ripreso tutto e sia sul palco che sotto - questa volta parlo del pubblico e non del prato - le emozioni sono state tantissime, mi piacerebbe documentarle, magari per raccogliere ancora fondi da devolvere in beneficenza».


 
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