Accordo su Bagnoli, nuovo scontro
tra de Magistris e De Luca

Accordo su Bagnoli, nuovo scontro tra de Magistris e De Luca
di Paola Rosa Adragna
Martedì 28 Febbraio 2017, 12:33 - Ultimo agg. 15:50
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«Governo, città e regione devono firmare l'accordo su Bagnoli entro l'estate». «Lo abbiamo già chiuso il 16 aprile dello scorso anno» È di nuovo scontro tra il sindaco di Napoli Luigi de Magistris e il presidente della regione Campania Vincenzo De Luca. Il campo di battaglia è il centenario dell'Unione Industriali di Napoli, all'università Federico II a San Giovanni a Teduccio. Il centro della discussione la bonifica di Bagnoli, argomento rimbalzato a distanza di ore tra i due interventi, quello di apertura di de Magistris e quello conclusivo di De Luca.
 



«Bagnoli si è mossa dopo l'ordinanza chi inquina paga che feci nel dicembre 2013 - ha aggiunto De Magistris - e non a caso aveva ad oggetto proprio l'inquinamento. Il governo si è impegnato a fare la bonifica e si è impegnato a farlo indipendentemente dal livello di inquinamento. Più c'è inquinamento, più c'è bisogno della forza dello Stato e più c'è bisogno di soldi». «Quindi il livello di inquinamento deve misurare la cifra della rapidità dell'intervento del governo e della quantità di risorse necessarie. Noi per il resto - ha concluso De Magistris - siamo pronti non solo a dare una mano per le bonifiche ma anche per la rigenerazione urbana».

Ma il  «Stiamo parlando di cose che abbiamo già detto», ha aggiunto De Luca, riferendosi alla firma del patto per la Campania del 16 aprile 2016.

«Bagnoli - ha aggiunto de Magistris - si è mossa dopo l'ordinanza “chi inquina paga” che feci nel dicembre 2013. Il governo si è impegnato a fare la bonifica e si è impegnato a farlo indipendentemente dal livello di inquinamento. Più c'è inquinamento, più c'è bisogno della forza dello Stato e più c'è bisogno di soldi. Quindi il livello di inquinamento deve misurare la cifra della rapidità dell'intervento del governo e della quantità di risorse necessarie. Noi per il resto siamo pronti non solo a dare una mano per le bonifiche ma anche per la rigenerazione urbana». Ma il governatore taglia corto: «Stiamo parlando di cose che abbiamo già detto».
 

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