Apple, 151 campani conquistano
un posto per i maghi del software

Apple, 151 campani conquistano un posto per i maghi del software
di Mariagiovanna Capone
Martedì 27 Settembre 2016, 23:19 - Ultimo agg. 28 Settembre, 00:05
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 Cinque giorni di colloqui motivazionali via Skype, un week-end vissuto con il fiato sospeso e poi i risultati. O almeno doveva andare così. Per 301 giovani sono state ore difficili, con una tensione emotiva che non li ha mai abbandonati e il giallo delle graduatorie non ancora pubblicate. La tensione credevano si sciogliesse lunedì, come gli era stato annunciato nel corso del colloquio con la commissione esaminatrice, presieduta da Giorgio Ventre. Ore trascorse davanti al monitor e dito schiacciato sul tasto F5 per aggiornare la schermata della pagina web dell’iOS Developer Academy e dell’Università Federico II. Ma niente da fare, della graduatoria finale nessuna traccia e un’altra notte insonne, da trascorrere pensando ai «se» della loro vita e agli sviluppi della propria carriera professionale. Stesso copione anche ieri, dove fin dalle prime ore del mattino i candidati che avevano superato le difficili prove scritte del test attitudinale hanno sperato di leggere il proprio nome nel file da pubblicare online, come scritto sul bando.

E invece niente. Alcuni vanno in agitazione, credono ci sia qualche problema di fondo, si scambiano messaggi, provano a chiedere delucidazioni anche ai giornalisti. Qualche problema a dire il vero veniamo a sapere che c’è. Nulla di determinante ai fini del concorso in sé, ma sicuramente non una bella immagine per la Federico II che fino ad ora aveva dato segni di grande limpidezza, celerità e professionalità. La graduatoria c’è già, stilata dalla commissione composta oltre che dal direttore del Dipartimento di Ingegneria Elettrica e delle Tecnologie dell’Informazione, anche da Simon Pietro Romano, Stefano Avallone tutti dello stesso dipartimento, e da Marco Maffei del Dipartimento di Economia, Managment, Istituzioni, e Davide Marocco del Dipartimento di Studi Umanistici.

Che fine ha fatto la graduatoria con i 200 nomi che parteciperanno al corso per sviluppatori di app e creatori di star up? Bloccato all’ufficio legale della sezione amministrativa della Federico II che hanno voluto controllare uno per uno i vincitori, incrociando i dati anagrafici e verificandone l’attendibilità. Una cosa piuttosto anomala visto che gli stessi dati erano già stati verificati in ben due fasi precedenti: all’arrivo delle domande di partecipazione, dove erano stati fatti dei controlli tali da scremare 4.174 richieste eliminando i dati incompleti, doppi o errati; e dopo la prova dei test valutativi che su 1.443 che si sono presentati dopo l’estenuante prova scritta ne erano stati selezionati 301. Quello che si riesce a sapere è che sui 200 studenti del corso dell’Academy ben 151 sono campani, 40 di fuori regione e 9 sono gli stranieri e il loro piazzamento è stato tra i migliori (sono nei primi cento).

Questa mattina di buon ora la graduatoria dovrebbe essere finalmente online e per i 101 ragazzi il sogno di varcare la soglia del polo tecnologico di San Giovanni a Teduccio e studiare al primo corso Apple europeo si spegnerà. Magari con la rabbia di aver vissuto inutili ed estenuanti giorni di attesa. Per i più fortunati invece inizia un nuovo percorso professionale, una gioia incommensurabile sporcata sempre dall’attesa, poiché in tanti dovranno mettere in stand by gli studi universitari o il proprio lavoro, e altrettanti cercare casa a Napoli. Il 6 ottobre inizierà la prima sessione di studi di nove mesi all’Academy per 100, e altri 100 alla seconda sessione con inizio a gennaio. La frequenza per i corsisti è obbligatoria e chi non rispetterà il limite del 75 per cento delle ore previste sarà escluso.

Durante il primo semestre, avranno l’obiettivo di migliorare ed elevare le competenze nello sviluppo software su iOS. Nel secondo semestre invece creeranno start up e app che potrebbero eventualmente arrivare all’App Store. A sostegno e stimolo degli studenti ci saranno gli «inspirational talks», incontri in cui personaggi internazionali di spicco dialogheranno con i giovani. C’è poi da sapere chi saranno i 10 migliori studenti poiché sono previste delle borse di studio di circa 800 euro ciascuna offerte da Apple. Un incentivo per i talenti scoperti con l’Academy per i quali potenzialmente potrebbero aprirsi le porte di Cupertino in futuro. Per gli altri però niente paura: c’è tempo fino al 3 ottobre per fare richiesta per le borse di studio messe a disposizione dalla Regione Campania «per la formazione nello sviluppo di nuove applicazioni e servizi digitali».

Un bando direttamente rivolto agli Atenei con sede in Campania che hanno attivato corsi di formazione in forma singola o in partnership con società leader nel settore ICT. Intanto si lavora anche per il cerimoniale del 6 ottobre quando si taglierà il nastro dell’Academy. Impegnati il rettore della Federico II, Gaetano Manfredi, Giorgio Ventre, il preside della Facoltà di Ingegneria Piero Salatino, il docente ed ex preside Edoardo Cosenza, il professore Leopoldo Angrisani, direttore del progetto Cesma. Coinvolto anche Francesco Nicodemo, che per conto di Matteo Renzi ha seguito il progetto della iOS Developer Academy, nata dopo l’incontro un anno fa tra il premier e Tim Cook, CEO di Apple.

Non è ancora certo che Renzi ci sarà, mentre invece parteciperà il ministro Stefania Giannini.
Sul fronte Apple invece sarà presente Sernur Tatari, senior manager di origini turche della società di Cupertino che ha spiegato fin dall’inizio la mission al rettore e ai docenti del Politecnico, così come i vertici europei come Daryl Hawes e Gilles Deltel. I 16 docenti del corso continuano i corsi sulle metodologie da usare, dettate dalla società californiana, e la sede ormai è pronta. Manca solo la parte più importante, i nomi dei 200 giovani corsisti. Un enigma che dovrebbe risolversi oggi per colpa di una burocrazia ferruginosa e inopportuna.
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