E per il fenomeno Higuain ci sarà
una maxi-proposta fino al 2020

E per il fenomeno Higuain ci sarà una maxi-proposta fino al 2020
di Roberto Ventre
Mercoledì 4 Maggio 2016, 00:18
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 Il gol numero 100 non poteva che segnarlo lui: l’uomo dei record, Gonzalo Higuain. Trentadue reti in 33 partite (tre ne ha saltate per squalifica), a meno tre dal primatista assoluto in serie A, lo svedese Nordahl con le 35 realizzazioni del 1949-‘50. L’argentino si sta lasciando tutti alle spalle, l’ultimo sorpasso ai danni di Luca Toni, primatista con i 31 gol realizzati con la Fiorentina nel 2005-2006, stagione in cui vinse anche il Mondiale. Mai così forte il Pipita, stracciato il suo precedente primato di 27 gol segnati con il Real Madrid nel 2009-2010. Un rendimento incredibile: Higuain ha segnato ben nove doppiette ed è rimato all’asciutto in nove partite (oltre alla tre per squalifica), andando a segno almeno una volta in altre 14 partite.

Cifre mostruose che testimoniano l’incidenza altissima delle sue reti sui successi del Napoli in campionato: gli azzurri senza i suoi gol sono riusciti a vincere lo stesso solo in due occasioni contro Milan al Mezza (4-0) e Torino al San Paolo (2-1), oltre che nelle due partite in cui era assente per squalifica con Verona (3-0) e Bologna (6-0). Gli mancano adesso due partite per battere altri record: più di lui nei campionati di serie A, oltre a Nordahl (che oltre ai 35 gol nel 1950, ne ha segnati 34 nel 1951) e Angelillo (33 reti nel 1959). Al Pipita manca davvero pochissimo per entrare ancora di più nella storia del campionato italiano, visto che in quella del Napoli è già entrato diventando il recordman assoluto e scavalcando Cavani che nel 2013 la classifica cannonieri l’aveva vinta con 29 reti.

Se la gioca ancora per la Scarpa d’Oro, cioè per il riconoscimento più importante per un bomber europeo: davanti a lui c’è solo Suarez del Barcellona che ha segnato 35 gol e in testa alla classifica con 70 punti, Gonzalo invece ora a 32 gol (64 punti) è riuscito a staccare Ronaldo del Real Madrid e Jonas del Benfica fermi a 31 reti (62 punti). Due partite per regalare il secondo posto, cioè la Champions diretta al Napoli, e regalarsi altri record per rendere una stagione ancora più magica e poi per pensare al futuro: il Pipita è legato al Napoli fino al 2018 e il contratto prevede una clausola rescissoria di 94 milioni.

A fine stagione l’incontro tra il presidente De Laurentiis e i manager dell’argentino, il papa Jorge e il fratello Nicolas. Si ragionerà sull’ipotesi di un rinnovo per altri due anni con cifre più alte, fondamentale sarà la volontà dell’argentino e chiaramente la possibilità di partecipare ancora alla Champions League potrà essere la classica molla in più. Lo straordinario campionato dell’argentino non è passato inosservato ai grandi club europei, da valutare quindi le eventuali offerte che arriveranno anche se il club azzurro è stato chiaro sul fatto che l’unica strada possibile per poter portare via il Pipita sarà quella di versare per intero la clausola rescissoria.

Adesso conta il presente, l’ultimo sforzo: le due vittorie da conquistare contro Torino e Frosinone per avere l’aritmetica certezza del secondo posto e cioè della partecipazione alla prossima Champions League senza passare per i preliminari.
E Higuain ovviamente sarà l’ago della bilancia, come lo è sempre stato in questa fantastica stagione: sta segnando a una media incredibile, una rete ogni 87 minuti. Il Pipita con Sarri ha raggiunto livelli incredibili di rendimento, il suo miglior campionato dopo i due anni con Benitez: con il nuovo sistema di gioco ha esaltato le sue qualità andando a segno con una straordinaria continuità e con una varietà di colpi. Un bomber completo, già inserito nei 40 preconvocati della Coppa America.
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