La sfida di Villani new entry in giunta: «Stop al degrado, priorità periferie»

di Luigi Roano
Giovedì 28 Luglio 2016, 23:34
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L’unica novità della giunta di Luigi de Magistris - in questo secondo mandato - è una donna, si tratta di Daniela Villani. Alla quale il sindaco ha dato deleghe pesanti, oltre a quella delle Pari opportunità, il decoro urbano, e le «nuove centralità» che sostituisce quella di «Periferie», ma la sostanza non cambia. 

Allora assessore, le sono state assegnate deleghe da far tremare le gambe, basta pensare al decoro e alle periferie: ha detto subito sì al sindaco? 
«Certo, ho incrociato le dita perché è la sfida più importante della mia vita, ma io sono abituata ad affrontare i problemi mai a scappare». 

In ogni caso non basta il coraggio. Non trova? 
«Impegnative e complesse le deleghe, sono d’accordo, ma io non vengo dal nulla. Mi sono sempre occupata della città. Per esempio, con la mia onlus “Riprendiamoci napoletani” nata nel 2009 presentai già alla Iervolino il progetto “adotta una strada” in 5 Municipalità. Non fui ascoltata. La giunta de Magistris invece l’ha fatta propria. Decoro significa mettere a disposizione dei cittadini strumenti per segnalare le cose che non vanno. Così - tuttavia - sarebbe troppo facile, serve di più». 

Vale a dire? 
«Le segnalazioni si possono fare già adesso sul sito del Comune, la scommessa è intervenire subito e poi mantenere i luoghi recuperati con la manutenzione ordinaria. E per fare questo occorre che cresca il senso civico dei napoletani che devono preservare la loro città. E sono sicura che questo meccanismo già è scattato, serve però ancora qualche sforzo».
 
Sia più chiara.
«Noi metteremo a disposizione una mappa e un portale per il decoro, aperto, dove ci si può confrontare oltre che segnalare. Da questa interazione diretta deve nascere un piano vero e proprio, condiviso con i miei concittadini, per mettere mano alle cose che non vanno e migliorare Napoli»

Si dice - ed è vero - che senza denaro non si cantano messe...
«Ed è vero, il sindaco mi ha promesso che in bilancio ci sono dei soldi appostati per questa missione. È chiaro che senza soldi non si può fare molto. Non ho la bacchetta magica. Resta il tema che i napoletani devono essere le sentinelle del loro territorio. È la rivoluzione della normalità, tutti dobbiamo prestare più attenzione, dal mozzicone gettato fuori dalle ceneriere agli escrementi dei cani. A proposito, tra le cose che faremo per il decoro ci saranno le aree di sgambettamento dei cani. La rivoluzione della normalità passa per queste piccole cose, che servono ad acuire il senso civico». 

Quale sarà la sua prima uscita pubblica?
«Mi confronterò con il sindaco, ma penso che la prima azione concreta la vorrei fare per Ponticelli c’è bisogno di arredo urbano nuovo e di una forte riqualificazione più che altrove».

C’è chi dice che lei sia stata inserita in giunta solo per riequilibrare le quote rosa, cosa risponde?
«Mi ripeto, è dal 2009 che sono in campo, all’epoca ho presentato proposte per la raccolta rifiuti puntando sulla differenziata, per le pari opportunità, sono stata in prima linea per il referendum contro la privatizzazione dell’acqua. Poi ciascuno è libero di pensare quello che vuole». 

Dica la verità, lei è una mamma, i suoi figli cosa hanno pensato quando ha accettato di fare l’assessore? 
«Sono mamma di due figli, uno di 22 anni l’altro di 13, sanno che lavoro 16 ore al giorno. Per una donna è tutto più complicato: il welfare è tutto appoggiato su di noi, costrette a sdoppiarci, lo sanno bene pure i miei figli».
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