Maria (De Filippi) la sente «meno che in passato: mi sono estraniato dai contesti che vivevo prima». I vestiti color fluo non li indossa più e non mette neppure più lo smalto rosa sulle unghie, perché «oggi sono cresciuto, mi sento più maturo. In una sola parola: adulto». I tormentoni Malibu e Farfalle - quelle nello stomaco - appartengono a un passato che sembra prossimo, ma che in realtà è remoto: «Il mio rapporto con la musica è cambiato: è tornato come in principio, quando entravo in studio solo se ne avevo bisogno. Ora vorrei che le mie canzoni fossero più vere, crude». Al Festival di Sanremo, dove dal 6 al 10 febbraio gareggerà tra i big con Finiscimi, Sangiovanni punta a spiazzare. A 21 anni il cantautore vincentino lanciato nel 2021 da Amici torna e racconta la crisi vissuta dopo il grande successo: «Ho dovuto riprendere la mia vita in mano senza sapere più dove fosse e dove fossi io. Non avevo più nulla da dire e così non ho detto niente», dice.
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LA SOVRAESPOSIZIONE
Colpa della sovraesposizione: neanche il tempo di finire il liceo che Giovanni Pietro Damian - questo il suo vero nome: «Mi dicevano che non avevo la faccia di un santo, quindi ho scelto di chiamarmi per scherzo Sangiovanni», sorride - si ritrovò catapultato nel circo mediatico, tra due album, tour sold out, 43 tra Dischi d’oro e di platino vinti, oltre mezzo miliardo di stream sulle piattaforme, un Festival di Sanremo tra i big a soli diciott’anni, interviste, servizi fotografici e quant’altro.
L’INTENSITÀ
L’orchestrazione è stata firmata da Davide Rossi, collaboratore dei Coldplay e dei Depeche Mode, che lo accompagnerà all’Ariston: «Vorrei concentrarmi tanto sull’interpretazione e sull’intensità. Mi sta dando un grande aiuto il vocal coach Pachy Scognamiglio, da cui ricevo lezioni di canto». Sangiovanni è consapevole che la svolta di Finiscimi, oltre a essere una prova del nove, è una scommessa: «È un momento delicato della mia carriera. Dopo essere stato fermo per un anno, devo ricominciare da zero e mi gioco il tutto per tutto. Ma ho imparato a gestire le pressioni e le aspettative: prima l’ansia non mi faceva vivere, tra attacchi di panico e dermatiti sulle mani. Ora non ho più paura dei giudizi e dei numeri». Sanremo sarà solamente il primo step della rinascita: il 2024 del cantautore si preannuncia lunghissimo e culminerà il 5 ottobre prossimo con uno show al Forum di Assago a Milano (biglietti già in vendita). Così Sangiovanni è tornato a sentire le farfalle nello stomaco: «Mi ero ritrovato davanti a un muro: non avevo più stimoli. Dovevo cambiare. È stato faticoso e doloroso. Ma a volte è necessario, trovare un modo per andare avanti. È il messaggio che sento di dover trasmettere oggi».