M5S nel caos a Palermo
corsa a sfilarsi dalle comunarie

M5S nel caos a Palermo corsa a sfilarsi dalle comunarie
Venerdì 13 Gennaio 2017, 10:34 - Ultimo agg. 21:52
3 Minuti di Lettura
Da top five a top three. La faida nel M5S a Palermo comincia a preoccupare lo staff di Grillo. La rosa dei candidati a sindaco perde pezzi, così come la lista per le Comunali, ridotta ormai a 30 componenti. E l'emorragia, a sentire gli umori di alcuni attivisti, non si sarebbe arrestata. Altre defaillance sono già messe in conto. C'è chi comincia a sospettare un piano per boicottare la partecipazione del Movimento alle comunali della prossima primavera. Tra lo staff e alcuni portavoce che seguono l'evoluzione della vicenda s'è aperto ormai un filo diretto e costante per evitare il peggio.

Due dei cinque candidati a sindaco hanno abbandonato la corsa a pochi giorni dal voto online, col quale gli iscritti al blog dovranno scegliere il nome da lanciare verso la poltrona di Palazzo delle Aquile. La prima a dare forfait è stata Tiziana Di Pasquale, ingegnere, poco prima delle graticole, il confronto pubblico tra i candidati celebrato lunedì scorso in un cinema davanti a una platea di circa 200 persone. Costretta a smentire più volte chi la considera vicina al gruppo dei monaci, uno dei troncono in cui è diviso il movimento, che ha disertato in massa le graticole, Di Pasquale in un post ha criticato il clima all'interno del M5S, rinunciando pure alla candidatura come consigliere.

Passo indietro compiuto pure dall'altra candidata donna, Giulia Argiroffi. La sua intenzione l'aveva comunicata per mail allo staff di Grillo prima delle graticole, ma aveva accettato l'invito a fare comunque il confronto; Argiroffi rimane però nella lista degli aspiranti consiglieri. Lista che continua a perdere pezzi. Con un post su Fb, Ivana Cimò ieri ha ritirato la sua candidatura, un bel guaio per il M5s. La legge elettorale impone la doppia preferenza di genere, per cui l'esiguo numero di donne in corsa fa abbassare la soglia dei candidabili.

Nel M5s si fanno i conti, c'è chi non esclude altri forfait imminenti. Ieri si è tirato fuori Albero Munda. Così la lista scende a quota 30, rispetto ai 40 nomi che ogni partito può indicare. Per scongiurare il tracollo avanza l'ipotesi tra le colombe di una richiesta di deroga a Grillo per rimpiazzare in lista chi ha scelto di tirarsi fuori. Si vedrà. Dopo lo scandalo delle firme false su cui la Procura si appresta a chiudere l'inchiesta, il M5s s'è spaccato. Nel meet-up storico, il Grillo di Palermo, rimangono saldi i monaci mentre alcuni attivisti hanno optato per Palermo in movimento, il nuovo meet-up costituito da Adriano Varrica, grillino della prima ora, molto vicino ai deputati regionali, in particolare a Claudia La Rocca che, assieme al collega Giorgio Ciaccio, ha scelto di collaborare con i pm; a differenza dei deputati nazionali indagati - Riccardo Nuti, Giulia Di Vita e Claudia Mannino - che non hanno risposto ai pm e che sono stati sospesi dai probiviri del M5s, La Rocca e Ciaccio si sono auto-sospesi. Sono tre, al momento, i nomi su cui gli iscritti al blog di Grillo si potranno esprimere per la scelta del candidato sindaco: l'avvocato Ugo Forello, l'ingegnere Giancarlo Caparotta e il poliziotto Igor Gelarda. 

 
© RIPRODUZIONE RISERVATA