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TREVISO - L'imbarazzo è evidente. I presidenti degli ordini professionali che, a giorni, si vedranno recapitare le segnalazioni sui loro iscritti beccati a rifornirsi di cocaina dalla rete di spacciatori individuata dalla Squadra Mobile, non sanno bene che pesci prendere.
Attendono non solo di conoscere i nomi, ma anche di capire come comportarsi. Paolo De Girolami, presidente dell'Ordine degli Avvocati, tende a distinguere tra i vari casi possibili: «Indubbiamente si verrebbe a creare una situazione molto delicata per noi - osserva - la prima cosa da valutare è se l'eventuale consumo di stupefacenti abbia avuto qualche ripercussione sull'attività professionale».
Anche gli architetti sono nel mirino: «Non è una bella situazione - spiega il presidente Alfonso Mayer - valuteremo caso per caso».
Cocaina a fiumi per i professionisti. Gli Ordini: grave danno d'immagine
di Paolo Calia
Mercoledì 24 Dicembre 2014, 10:33
- Ultimo agg. 10:40
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