Baby Gang, di nuovo in carcere il trapper di Lecco: «Vogliono silenziare un artista scomodo in un momento di visibilità»

Il 22enne sarebbe finito in prigione per aver violato le prescrizioni dei domiciliari con la pubblicazione sui social di post legati alla promozione del suo nuovo album

Baby Gang, di nuovo in carcere il trapper di Lecco: «Vogliono silenziare un artista scomodo in un momento di visibilità»
Baby Gang, di nuovo in carcere il trapper di Lecco: «Vogliono silenziare un artista scomodo in un momento di visibilità»
Lunedì 29 Aprile 2024, 19:55 - Ultimo agg. 20:45
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È finito nuovamente in carcere Baby Gang, il trapper da milioni di follower agli arresti domiciliari dallo scorso gennaio per una rapina e una sparatoria avvenuta nel 2022. La notizia è apparsa nella pagina Instagram del trapper, che è gestita dai suoi manager. Secondo i giudici avrebbe violato le prescrizioni dei domiciliari con la pubblicazione sui social di post legati alla promozione del suo nuovo album. Post che secondo la difesa erano tutti stati «autorizzati».

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L'arresto

È di nuovo in carcere Baby Gang, agli arresti domiciliari dallo scorso gennaio e con condanne in primo grado a 4 anni e 10 mesi per una rapina e a 5 anni e 2 mesi per una sparatoria nell'estate del 2022 in una zona della movida milanese. A chiedere l'aggravamento della misura per Baby Gang è stata la Procura Generale ritenendo siano state violate le prescrizioni relative ai domiciliari: avrebbe «in particolare - si legge nell'atto - comunicato con un numero indeterminato di soggetti, pubblicando fotografie si Instagram, ove viene ritratto mentre impugna una pistola che punta verso l'obiettivo, ostentando il braccialetto elettronico».

Una violazione che per i giudici riveste un «carattere di gravità» ed è indicativa «del pericolo concreto ed attuale di reiterazione di reati analoghi a quelli per cui» il trapper è imputato.

A dare la notizia i suoi manager su Instagram, che con una storia sul profilo del trapper hanno spiegato ai fan la vicenda: «Hanno appena arrestato Baby, questa volta l'accusa è di aver violato i domiciliari postando sui social. Peccato che questa pagina sia gestita dal suo team e non da lui personalmente e che tutti i contenuti qui pubblicati siano stati già girati in occasione dei permessi rilasciati dagli stessi giudici che oggi hanno ordinato il suo arresto. È tutto talmente assurdo che siamo costretti a pensare che si tratti di una scelta precisa, quella di silenziare un artista scomodo in un momento di massima visibilità. Siamo già al lavoro per rimediare a questa ennesima ingiustizia. #freebabygang».

«La superficialità di questa motivazione lascia sbalorditi - è il commento del difensore, l'avvocato Niccolò Vecchioni - dal momento che l'account social del cantante è gestito dal suo manager ed il materiale pubblicato è stato realizzato in sessioni di lavoro che erano state autorizzate dalla stessa Corte di appello. Un provvedimento sintomo di schizofrenia giudiziaria avverso il quale faremo appello al Tribunale del Riesame». Il processo di secondo grado per la sparatoria è fissato per il prossimo 4 giugno. 

Il nuovo album

Solamente qualche giorno fa era infatti uscito "L'Angelo del Male", l'ultimo album del trapper con la collaborazione di alcuni tra i più importanti artisti della scena rap attuale, come Sfera Ebbasta, Geolier, Marracash, Blanco, Lazza, Tedua, Ernia, Rkomi, Gue Pequeno, Rocco Hunt, Emis Killa, Jake La Furia, Fabri Fibra, Gemitaiz, Madman, Paky, Simba La Rue, Niko Pandetta. «L'album è il manifesto di Baby, un racconto del bene e del male delle esperienze vissute dall'artista. Una descrizione del brutto e del bello che la vita gli ha messo davanti. Attraverso testi crudi e sinceri e le produzioni Baby si fa portavoce di una generazione che sbaglia ma che è pronta a rialzarsi e a cambiare il mondo», si legge nelle note che accompagnano il lancio dell'album. Titoli significativi per i brani dell'album, che si apre con Guerra, Bloods & Crips, Gangster (feat. Paky), Adrenalina (feat. Blanco, Marracash), Agente (feat. Emis Killa, Jake La Furia), Miez A Via (feat. Geolier), Huracàn (feat. Gemitaiz, MadMan) LIBERI, Sola (feat. Lazza, Tedua), Madame (feat. Sfera Ebbasta), Millionaire (feat. Guè), Assistente Sociale (feat. Simba La Rue), Serenata Gangster (feat. Rocco Hunt), Italiano (feat. Niko Pandetta), Non Mi Vedi (feat. Fabri Fibra, Ernia, Rkomi & Geolier), per chiudere con Venom. 

Chi è Baby Gang

Nato a Lecco il 26 giugno 2001 da genitori immigrati, originari del Marocco,  e cresciuto in strada, Zaccaria Mouhib, in arte Baby Gang è uno tra i trapper più seguiti online. Il suo primo brano "Street", pubblicato su YouTube a 17 anni, raggiunge un successo inaspettato. Baby Gang inizia a credere nelle sue capacità artistiche, grazie anche all'aiuto di don Claudio Burgio dell'associazione Kayros, e comincia una nuova fase della sua vita. Quello che rimarrà costante, nella sua scalata alle classifiche, sarà la sua scelta sociale e politica di cantare con fierezza delle proprie origini e delle difficoltà che ha vissuto. Ha all'attivo due ep, "EP1" (2021) e "EP2" (2022), certificati Oro, e due album "Delinquente" (2021), Oro, e "Innocente" (2023), Platino. "Innocente" è uscito con la nuova etichetta da lui fondata No Parla Tanto Records / Warner Music Italy. In meno di tre anni ha collezionato 7 Platino e 19 Oro. Prima di finire in carcere, il trapper si trovava ai domiciliari a Lecco con braccialetto elettronico, mentre era in corso il procedimento relativo all'istanza della sorveglianza speciale per due anni: i giudici, che lo hanno già condannato in primo grado a 5 anni e 2 mesi nel processo per una sparatoria nell'estate del 2022, hanno aggravato la precedente misura cautelare per l'accusa di lesioni aggravate perchè avrebbe sparato, il 20 gennaio, ad un suo amico, ferito con un «colpo di arma da fuoco alla gamba sinistra». Accuse che lui ha respinto come ''false''. 

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