Meningite, se il vaccino è un terno
al lotto | Segnalate i vostri disagi

Meningite, se il vaccino è un terno al lotto | Segnalate i vostri disagi
di Federico Monga
Mercoledì 25 Gennaio 2017, 12:43 - Ultimo agg. 26 Gennaio, 09:51
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Quando anche la campionessa paraolimpica Bebe Vio si è presentata, con tutta la famiglia, all’ospedale di Monselice in provincia di Padova per vaccinarsi contro la meningite, mia moglie si è messa a scartabellare nel dossier sanitario di nostro figlio di 11 anni. Abbiamo verificato che non era coperto del tutto contro il batterio. Ci siamo allora rivolti alla pediatra dell’Asl- che risponde al telefono solo la mattina presto, la sera dopo le otto e non viene a fare visite a casa nemmeno se il paziente ha 42 di febbre - per sapere come comportarci e soprattutto a chi rivolgerci.
 
le della vostra zona» è stata la risposta. La nostra zona è sotto la competenza dell’Asl Napoli 1. Come avrebbe fatto un qualsiasi cittadino, abbiamo cercato su internet il numero di telefono per le informazioni e le prenotazioni. Il sito era molto chiaro: il centro vaccinale è in via Generale Orsini 42, per informazioni e prenotazioni telefonare, dal lunedì al mercoledì dalle 8.30 alle 13, al numero 081-2547059.
 
Lunedì mattina, due giorni fa, alle 8.50 mia moglie chiama ma non risponde nessuno. Riprova dopo cinque minuti. Dall’altra parte della cornetta si sente un arrembante tu-tu-tu-tu-tu. Il telefono è staccato. Terzo tentativo dopo altri dieci minuti: ancora staccato. Verso le 9.45 mi passa il testimone. Premo il cancelletto repeat sul cordless: libero per un minuto mezzo, nessuna risposta e cade la linea. Continuo a riprovare ogni dieci minuti tra tu-tu-tu-tu-tu e silenzi. Si fanno le 12. Rinunciamo con l’impegno di riprovare il giorno successivo.
 
E veniamo a ieri mattina. Dalle 9 alle 10, una decina di chiamate. La solfa è sempre la stessa: nessuna risposta e/o telefono staccato. Allora provo a cercare, sempre sul web, il numero di telefono dell’Urp, che sta per Ufficio relazioni con il pubblico, il servizio che dovrebbe dare una mano ai pazienti e accogliere i reclami. Il distretto di riferimento è il 24 (Chiaia - Posillipo - San Ferdinando). La responsabile è, secondo il sito, la dottoressa Concetta Guida. Ci sono due recapiti: 081-2547475 oppure 081-2547432. Chiamo il primo. Risponde una voce femminile. Cerco di esporre il mio problema. Dall’altra parte della cornetta, l’addetta dell’Urp ha una parlantina cortese ma a mitraglietta. Mi fornisce, dopo essere stato costretto a farmi ripetere un paio di volte cosa stava dicendo, un altro numero (7066 finale) e altri due riferimenti: il responsabile del centro vaccinale, il dottor D’Ercole: «Faccia 7655 finale». In alternativa «può provare a contattare il dottor D’Albore che sta in ufficio vicino a D’Ercole allo 7602 finale». Chiudo e provo. Al primo numero nessuno alza la cornetta. Passo al dottor D’Ercole: risponde un fax. Tento con il collega vicino di stanza: non deve essere accanto al telefono perché non risponde.
 
Ormai è una battaglia e non si può tornare indietro. Richiamo l’Urp. Risponde un’altra impiegata, questa volta molto meno gentile a cui devo rispiegare tutto da capo. Mi prendo anche una mezza ramanzina: «Noi non siamo qui per dare numeri di telefono! Mentre io parlo con lei, ci sono delle persone davanti a me allo sportello che aspettano». Dopo uno scambio concitato di opinioni, mi ridà gli stessi numeri di telefono della collega gentile. Riprovo al centro vaccinale: neanche a parlarne. Richiamo il numero del responsabile, dove prima era scattato il fax. Strani rumori di sottofondo, poi si prende la linea. Aspetto un po’. Miracolo, qualcuno risponde: la prima volta in due giorni. È la voce di un uomo: «Pronto consultorio, mi dica». «Ma io cercavo - replico un po’ spiazzato, pensando che ho un figlio maschio e in età ancora un po’ precoce per avere problemi ginecologici o andrologici che siano - il responsabile del centro vaccinale. Mi hanno dato questo numero». «Il dottor d’Ercole è responsabile del consultorio, dei vaccini e di tante altre cose ma in questo momento non c’è» mi dice con calma. Approfitto della gentilezza e provo a rispiegare che vorrei prenotare un vaccino contro la meningite ma nessuno al centro mi risponde. «Guardi, probabilmente sono sotto pressione per la campagna dei vaccini e se stanno vaccinando non possono parlare al telefono. Ma non si perda d’animo, semmai riprovi verso le 12.30-13 che c’è meno gente e probabilmente qualcuno le darà retta. Ossequi».
 
Alle 12,35 mi riattacco alternativamente allo 081-2547059 e allo 081-25477066. Niente da fare. Alle 13.40, sfinito, tento per l’ultima volta: tu-tu-tu-tu-tu. E’ una riffa. Non resta che la smorfia. Mi giocherò i numeri al Lotto. Anche se il 41, «il telefono», e il 37, «vaccinare i bambini», non ci sono tra i numeri del servizio prenotazioni dell’Asl 1. E poi oggi riprovo a chiamare.


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