Rigopiano, il ristoratore: «Ho dato l'allarme dopo il messaggio disperato di Giampiero, ma non mi hanno creduto»

Quintino Marcella
Quintino Marcella
Giovedì 19 Gennaio 2017, 21:17 - Ultimo agg. 26 Gennaio, 12:59
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«Ieri pomeriggio (mercoledì) ho ricevuto la chiamata di Giampiero alle 17.40. Mi chiedeva aiuto disperatamente. Diceva è caduto, è caduto l'albergo. Mi sono attivato subito, ho chiamato i soccorsi. Sono stato in contatto con lui più di una volta, fino alle 23. Poi mi ha richiamato stamattina (giovedì) dicendo che l'avrebbero portato in elicottero a Pescara. Mi ha detto più volte ho perso tutto, ho perso tutto”». A riferirlo è Quintino Marcella, ristoratore di Silvi e datore di lavoro del cuoco Giampiero Parete, superstite della valanga sull'hotel Rigopiano.

«Ho contattato tutti i numeri possibili -  dice ancora .
a cominciare dal centro coordinamento della Prefettura, ma non mi hanno preso in considerazione. Mi hanno risposto che avevano contattato poco prima l'hotel e che andava tutto bene. Mi sono qualificato, ho insistito. Conosco bene quella zona, io sono di Farindola. Ma niente. Allora ho iniziato a chiamare con insistenza tutti i numeri di pronto intervento. Intanto continuavo a ricevere e mandare messaggi da Giampiero. Cercavo di tranquillizzarlo, ma lui era sempre più disperato. Lui aveva la moglie e i due figli piccoli sotto quell'albergo. E solo alle 20, pur di fronte ad effettive difficoltà, i soccorsi si sono messi messi in moto
».
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